Le strategie sull’immigrazione dividono il centrodestra e riscaldano la campagna elettorale. Proseguono gli sbarchi a Lampedusa e l’hotspot è stracolmo con 1.600 ospiti. Giorgia Meloni punta sul blocco navale “per difendere i confini”, mentre Matteo Salvini intende ripristinare i decreti sicurezza nel primo Cdm dopo il voto. “Proposte a vanvera”, per il segretario Pd, Enico Letta. Oggi i chief di FdI e Lega sono in Sicilia, a Messina, alla stessa ora ma a pochi chilometri l’uno dall’altro. E a metà mattinata Meloni commenta: “Non è un derby a distanza. Penso che ci vedremo, abbiamo in programma di riuscire a prendere un caffè”. Continua il urgent dei partiti sul governo per un immediato decreto Aiuti ma Palazzo Chigi frena in attesa di un quadro preciso delle risorse finanziarie disponibili. La propaganda politica impatta sulla salute: in un’intervista a Repubblica, il ministro della Salute, Roberto Speranza cube: “Meloni e Salvini corteggiano i No-Vax ma il Covid circola ancora.
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Migranti, Salvini: “Per gli sbarchi non servono i blocchi ma i decreti sicurezza”
Per il problema degli sbarchi “non occorrono i blocchi, basta semplicemente riattivare i decreti sicurezza”. Così Matteo Salvini, parlando in piazza a Messina, sul tema dei migranti.
Meloni: “Anche Salvini a Messina? Non è un derby a distanza , più tardi prenderemo un caffè”
“Non è un derby a distanza, ci siamo detti qualche giorno fa con Matteo che bisogna incrociare le agende. Abbiamo tutti 20 giorni per fare venti regioni, quindi è normale che si possano sovrapporre le date. Penso che ci vedremo con Matteo più tardi, abbiamo in programma di riuscire a prendere un caffè insieme per fare il punto anche su questo”. Lo ha detto Giorgia Meloni arrivando al mercato Vascone di Messina parlando della presenza di Salvini sempre a Messina, allo stesso orario, ma in un posto diverso. “Succede, è normale – cube – Capita di andare in una regione e trovare Matteo, in un’altra Renzi, stiamo tutti facendo lo stesso lavoro è normale che ci si incroci”.
Migranti, Salvini: “Registriamo numeri preoccupanti”
“Ho dimostrato, pagando sulla mia pelle, che si possono contrastare gli scafisti. Oggi mi sono arrivate immagini da Lampedusa impressionanti e drammatiche. Duemila sbarcati in poche ore. Mi domando se l’attuale ministra dell’Interno Lamorgese sia stata avvistata su un’isola deserta, se sia in vacanza, su altro pianeta. Stiamo registrando numeri preoccupanti”, commenta il segretario della Lega Matteo Salvini.
Calenda: “Patto tra i chief, portiamo soluzione a Draghi”
“Ho proposto un patto di responsabilità ai chief politici. Mettete da parte le promesse elettorali che spaventano i mercati così da dare la possibilità a Draghi di stanziare le risorse finanziarie che servono sulle bollette senza alimentare la speculazione finanziaria”. Lo scrive su Twitter il chief di Azione Carlo Calenda. Commentando l’intervista del coordinatore di FI, Antonio Tajani a Repubblica continua: “Dopo Salvini anche Tajani; oggi apre alla nostra offerta. Ma per cortesia non giochiamo con le parole. La proposta rimane sempre la stessa: sediamoci insieme e portiamo una soluzione a Draghi sul caro bollette, assumendoci la nostra parte di responsabilità”.
Di Maio: “Salvini non vuole value cap, danneggerebbe Putin”
“Salvini il tetto massimo del gasoline non lo vuole perchè sono soldi in meno che vanno a Putin per finanziare la guerra”. Lo cube Luigi Di Maio di Impegno Civico a La Stampa on-line.
Salvini: “Spero voto libero e trasparente a Reggio Calabria”
“Spero che si torni a votare in maniera libera e trasparente a Reggio Calabria. Non solo a Reggio, ci sono stati brogli elettorali in tanti comuni italiani, tra qualche giorno si torna a votare a Latina”. Lo ha detto Matteo Salvini, rispondendo a una domanda sull’inchiesta per i presunti brogli verificatisi in occasione delle ultime elezioni comunali nella città dello Stretto. “Reggio – ha proseguito il chief leghista – è straordinaria, merita di più e come centrodestra facciamo autocratica, anche io personalmente, per non averle dedicato negli ultimi anni, probabilmente, tutta l’attenzione che avrebbe meritato. Però sbagliando si impara. E noi siamo pronti, e spero che la giustizia faccia il suo corso”.
Migranti, Salvini: “Lamorgese è su un’isola deserta?”
“Ho già dimostrato che si possono contrastare gli scafisti. Dalla Sicilia stamattina arrivano immagini drammatiche. Duemila sbarchi e mi domando dove sia l’attuale ministro dell’Interno, forse su un’isola deserta, perchè stiamo registrando numeri preoccupanti”, attacca il chief della Lega, Matteo Salvini, parlando a Reggio Calabria.
Energia, Di Maio: “Il governo deve fare tutto quello che serve”
“Il tema non è lo scostamento. Il tema è intervenire con miliardi di euro che servono a fermare il caro bollette. Il governo deve fare tutto quello che serve, però neanche nella coalizione che io chiamo ‘sfascia-conti’, quella di destra, hanno le idee chiare, perché uno cube che bisogna fare lo scostamento e un altro di no”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e chief di Impegno civico, Luigi Di Maio, advert ‘Agorà’ su Rai3. “Ma lasciamo stare lo scostamento. Dobbiamo dire che ridurre le bollette per le famiglie e per le imprese è una priorità e lo dobbiamo fare come governo. Gli italiani non meritavano una campagna elettorale in pieno agosto quando avevamo un governo che period in grado di affrontare queste cose. Impegno civico chiede un intervento diretto sulle bollette degli italiani, lavoriamo al tetto massimo del prezzo del gasoline europeo – lo faccio da ministro degli Esteri. Mi dispiace che oggi chi sta invocando le soluzioni è chi ha creato il problema”, ha concluso.
Domani la Lega presenta i candidati milanesi
Domani martedì 30 agosto, alle ore 12 allo spazio pin in viale Monte Santo 5 a Milano, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dei candidati alle elezioni politiche della Lega Salvini Premier a Milano. Lo annuncia la stessa segreteria territoriale del Carroccio. Dal partito fanno sapere che insieme al coordinatore cittadino Stefano Bolognini saranno presenti i candidati Igor Iezzi, Alessandro Morelli, Cristina Cantù, Laura Ravetto, Federica Zanella e Giuseppe Valditara.
Boldrini a calenda, Conte e Renzi: “Basta attaccare il Pd. Con la destra si rischia la bancarotta”
“Ma Calenda, Renzi e Conte perché continuano advert attaccare il Pd? Non si rendono conto di cosa comporterebbe una vittoria di Meloni, Salvini e Berlusconi? Si rischierebbe la bancarotta come nel 2011 e l’Italia avrebbe un piede fuori dall’Ue. Non basta per cambiare rotta?”. Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Laura Boldrini.
Salvini: “Ci sono aziende che non riaprirannoa settembre”
“La Lega è disponibile da oggi a dare l’okay al governo per stanziare 30 miliardi di euro e bloccare gli aumenti delle bollette. Chi cube che occorre riparlarne advert ottobre, vive su un altro pianeta. Qui ci sono aziende che non riapriranno a settembre. Quindi il mio invito è copiare il modello francese, fissando un tetto massimo all’aumento delle bollette che non sono né di destra né di sinistra”. Così il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, sempre da Reggio Calabria.
Serracchiani (Pd): “La destra portò l’Italia alla bancarotta”
“La realtà è sempre più forte delle chiacchere. Mentre Meloni persegue nel tentativo di accreditare se stessa e l’alleanza che guida all’insegna dell’unità, della responsabilità e della moderazione alle prime curve la macchina sbanda alla grande come è evidente nelle ricette per affrontare la grave crisi prodotta dalla fiammata dei prezzi energetici. Tajani ne ha una, Tremonti un’altra e Salvini chiede a Draghi di pensarci lui. Sono sempre loro, i protagonisti dell’ultimo governo Berlusconi, nel 2011, di cui anche Meloni faceva parte, che ha condotto il paese sull’orlo del tracollo – afferma Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Digital camera – Per evitare la bancarotta gli italiani hanno dovuto sopportare anni di sacrifici con gravi ripercussioni sull’economia, sull’occupazione, sui bilanci delle imprese e delle famiglie. Naturalmente la colpa non period della destra che governava ma dell’Europa e delle istituzioni internazionali perché nel loro racconto la responsabilità è sempre da ricercare altrove e non nei propri errori”.
Salvini: “Rincaro bollette è una uerra da combattere subito”
“Ho letto della disponibilità di Carlo Calenda ma vorrei sapere anche cosa ne pensano Enrico Letta, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio. Noi siamo disponibili. Tutta la politica deve dare prova di responsabilità e concordare un piano d’azione comune. Qualcuno cube facciamolo senza scostamento di bilancio e fondi aggiuntivi, ma i soldi non crescono sugli alberi”. Così il chief della Lega Matteo Salvini, da Reggio Calabria advert una iniziativa elettorale in vista delle elezioni politiche, in riferimento al rincaro delle bollette energetiche.
Salvini: “Trovare 30 miliardi per aiuti a imprese e famiglie”
“La priorità per la Lega è aiutare le famiglie e le imprese a pagare le bollette della luce e del gasoline, tutto il resto sono chiacchiere. Vorrei sapere dagli altri capi di partito cosa ne pensano della proposta della lega, copiata dalla Francia dove dall’inizio dell’anno stanno aiutando famiglie ed imprese e l’aumento massimo è del 4%. In italia ci sono state bollette raddoppiate e triplicate”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini a Reggio Calabria per un tour elettorale in vista delle elezioni politiche. “Mi chiedo – ha aggiunto – se c’è la disponibilità di tutti i partiti almeno sugli aiuti alle famiglie, ai negozi, alle fabbriche, ai sindaci per trovare 30 miliardi di euro, cifra quantificata dalle imprese per mettere un tetto massimo agli aumenti delle bollette. La Lega cube sì”.
Renzi: “Come definiamo chi mandò a casa Draghi e ora chiede intervento?”
“Ma quelli che hanno mandato a casa Draghi e ora chiedono a Draghi di risolvere il problema bollette come li definiamo?”. Così il chief di Italia viva, Matteo Renzi, nella sua enews.
Renzi: “Meloni copia la proposta di Italia viva su assegno unico”
“In questa settimana, Meloni ha detto anche una cosa interessante. Ha proposto di aumentare del 50% l’assegno unico e universale per i figli. Si è però dimenticata di dire chi ha voluto e introdotto questa misura, vale a dire Italia Viva, con la ministra Bonetti. Allora, io non immagino che Meloni si metta un cartello per dire ‘viva la Leopolda’, nonostante questa proposta sia stata lanciata proprio alla Leopolda di tre anni fa. Ma sappia che, se mai dovesse accadere la vittoria della destra, tutti i giorni le ricorderemo questa promessa: se uno ha una buona thought è giusto sostenerla. Anche se fa pensare il fatto che la Meloni, per avere una buona thought, debba copiare le nostre. Ma va bene così”. Lo scrive il chief di Italia viva, Matteo Renzi, nella sua enews. “Ciò che non va bene, invece, è l’ipocrisia della chief di Fratelli d’Italia sulle trivelle. Nell’aprile 2016, Meloni diceva che Renzi period schiavo ‘delle foyer dell’energia’, oggi propone di fare ciò che dicevo io allora e che lei contestava, facendo campagna elettorale contro il referendum. Mi sono quasi stancato di sentirmi dare ragione dopo anni. Ma, al netto della questione personale: io capisco che Meloni – come pure Lega, Forza Italia, mezzo Pd e i Cinque stelle – su questo tema abbiano cambiato thought. Ma, visto che hanno cambiato thought, pare brutto chiedere scusa per gli insulti di sei anni fa?”.
Grillo: “Estendere il diritto di voto ai sedicenni”
“A 16 anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. #Votoa16anni”. Lo scrive su Twitter il garante del M5S Beppe Grillo, rimandando a un submit pubblicato sul suo weblog in cui evidenzia il fatto che “il voto a 16 anni esiste già in molti Stati. Ora, è arrivato il momento di ascoltare le nuove generazioni, estendendo il diritto di voto ai sedicenni. Il mondo appartiene a loro!”.
“Da anni il M5S porta avanti questa battaglia generazionale. Nel 2013 abbiamo votato per l’estensione del voto ai sedicenni nella riforma della legge elettorale europea e presentammo in Parlamento una mozione di riforma costituzionale e istituzionale per estendere il voto anche ai referendum popolari sulla modifica di Governo e di Stato. Come sempre, entrambe le proposte furono bocciate”, si legge ancora sul weblog del garante M5s. “A 16 anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo Paese”, osserva Grillo.
Salvini: “Togliere il numero chiuso a medicina”
“Togliere il numero chiuso che blocca l’accesso alla facoltà di Medicina, are available in Francia”, ribadisce Matteo Salvini, chief della Lega, parlando a Reggio Calabria.
Confermato cease alle liste Cappato e Forza Nuova in Lombardia
L’Ufficio elettorale della Cassazione ha confermato la ricusazione, che period stata già decisa nei giorni scorsi dai giudici della Corte d’Appello milanese, delle liste presentate in Lombardia per le elezioni del 25 settembre da Referendum e Democrazia di Marco Cappato, per la nota questione delle firme digitali e non cartacee, e da Forza Nuova, presentata solo per il Senato.
Salvini: “Intervento urgente per calmierare le bollette, accordo con tutti”
“Il tema è aiutare famiglie e imprese a pagare le bollette di luce e gasoline: almeno su questo non litighiamo, firmiamo un accordo comune. Copiamo il modello francese, le bollette della luce per famiglie e imprese in Italia non possono raddoppiare e triplicare. Serve un intervento urgente, siamo in guerra – ribadisce il chief della Lega, Matteo Salvini, parlando a Reggio Calabria – La proposta della Lega a tutta la politica italiana è di accordarci per un intervento del governo per bloccare gli aumenti delle tariffe. Se lo fanno in Francia lo possiamo fare anche in Italia. Riconvochiamoci subito in Parlamento, riuniamo subito un cdm. Risolviamo il problema delle bollette copiando il modello francese”.
Il 31 agosto Tajani e Weber a Roma
Il presidente e capogruppo del partito Popolare europeo, Manfred Weber, sarà a roma mercoledì 31 agosto, “a sottolineare la vicinanza del Ppe all’Italia, in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre”. Alle 11 dello stesso giorno, presso la sede della stampa estera, Weber e il vice presidente del partito Popolare europeo e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, incontreranno i giornalisti nazionali ed esteri. Lo comunica l’ufficio stampa di forza italia.
Meloni e Salvini in Sicilia, partita per management
Giorgia Meloni e Matteo Salvini arrivano in Sicilia e con appuntamenti quasi in contemporanea giocano nell’isola una nuova partita nella gara per la management del Centrodestra, imbracciando entrambi la bandiera dello cease ai flussi di migranti. La chief di Fratelli d’Italia e il capo della Lega terranno oggi il primo appuntamento alla stessa ora nella stessa città, ma in due punti opposti: Meloni sarà alle 12 a Messina al mercato Vascone per un incontro con cittadini e commercianti; Salvini, alle 12, presenterà i candidati alle politiche e alle regionali in un ristorante in viale Libertà. Quest’ultimo andrà poi nel Ragusano, a Scicli e a Comiso, per altri incontri e domani sarà a Gela e a Palermo, mentre Meloni alle 18 di oggi sarà a Catania a una manifestazione di FdI con il candidato alla presidenza della Regione Siciliana Renato Schifani.
Berlusconi: “Tasso astensionismo inaccettabile”
“La pillola di oggi ha uno scopo preciso. Denunciare una situazione che è davvero incredibile ed è inaccettabile in quella che vuole essere una vera e compiuta democrazia. Parlo del tasso di astensionismo, cioè del numero di italiani che dicono che non andranno a votare. È un tasso superiore al 40%, a cui bisogna aggiungere l’11% degli italiani indecisi. Questo significa che ben 23 milioni di italiani non andranno a votare e non capiscono l’importanza della scelta storica da compiere da tutti noi il 25 settembre. È davvero incredibile che il 50% degli italiani non voti”. Così su Fb il chief di Forza Italia Silvio Berlusconi. “C’è da domandarsi – aggiunge – ma siamo ancora in una Democrazia? Allora, mi rivolgo a voi che non intendete andare a votare o a voi che ancora non sapete per chi votare”.
Tajani: “No a esercizi teorici sulla premiership, pensiamo a vincere”
Gli “esercizi teorici” su “chi farà il presidente del Consiglio non mi appassionano. Intanto dobbiamo vincere le elezioni e, se gli elettori ci premieranno, faremo una proposta al Capo dello Stato”, cube ai microfoni di Rtl Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.
Tajani: “Pronti a sederci a un tavolo per trovare un accordo sul decreto che affronti i rincari”
“Noi siamo pronti a sederci attorno a un tavolo affinché si trovi un accordo per un decreto che affronti l’emergenza bollette” ma “senza un’azione forte dell’Europa il problema sarà difficilmente risolvibile”. Così Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, parlando a Rtl.
Tajani: “Prima le famiglie delle regole di bilancio”
“Draghi ha il nostro pieno sostegno per un intervento d’emergenza contro l’impennata dei prezzi, che eviti alle famiglie di vedersi staccate luce e gasoline e a migliaia di imprese di chiudere. Siamo pronti a sederci a un tavolo, portando le nostre proposte”. Così Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, in una intervista a Repubblica. “Pensiamo che si possa decidere di far pagare alle imprese e ai cittadini una bolletta pari a quella dell’anno scorso, prima degli aumenti: lo Stato potrebbe farsi carico della differenza. E poi si può abbattere l’Iva sui beni di prima necessità come il pane, la pasta, il latte”, ha aggiunto. “È innegabile che abbiamo un problema di debito pubblico, ma non possiamo far chiudere migliaia di piccole e medie imprese. Non dico che dobbiamo arrivare all’helicopter cash, ma la preoccupazione per una crisi che mette in difficoltà anche le famiglie borghesi, viene prima di quella per i conti. Aggiungo che bisognerà anche ridurre i consumi e abituarsi a risparmiare un po'”, ha spiegato. “L’Europa, che non deve perdere tempo. Convocare la riunione dei ministri dell’energia a metà settembre rischia di essere un po’ tardi. L’Ue deve intervenire imponendo un prezzo al tetto del gasoline e bloccando le contrattazioni sulla borsa del gasoline di Amsterdam per evitare anche speculazioni, di Paesi europei e non”, ha aggiunto.
Tremonti (Fdi): “Lo scostamento sarebbe molto pericoloso”
Uno scostamento di bilancio “con l’inflazione e la speculazione in netta ripresa sarebbe una misura molto rischiosa”. Advert affermarlo, in un’intervista a ‘La Repubblica‘, è l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. “Alla crisi energetica si somma l’inflazione gravissima. In realtà, siamo davanti alla combinazione drammatica e pure prevedibile della effective della globalizzazione, che ha fra le conseguenze la guerra, e dello svanire dell’illusione finanziaria che ha dominato questo decennio. C’è il pericolo di una recessione, con rilevanti conseguenze sociali e politiche”, sottolinea Tremonti.