L’ondata di maltempo che ha investito le Marche ha provocato 10 vittime e ci sono quattro dispersi, tra questi due sono bambini. Uno, di 8 anni, period scivolato by way of dalle braccia della mamma, poi salvata dai vigili del fuoco nei pressi di Ostra; e una ha 10 anni, e non si trova come sua madre. Almeno 50 i feriti.
Le zone più colpite sono state il Senigalliese, in provincia di Ancona, e l’Alto Pesarese, al confine con l’Umbria.
Oggi il maltempo potrebbe dare una tregua temporanea ma nuovi temporali potrebbero abbattersi nelle zone domani.

Almeno quattro vittime sono a Ostra (Ancona), una a Trecastelli (Ancona), una Bettolelle (Ancona) e due a Barbara (Ancona). Tutte abitavano nei territori attraversati dal fiume Misa, che è esondato in più punti, compreso il centro di Senigallia.
L’ondata di maltempo che ha colpito le Marche “non period prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme. E l’esondazione del Misa, in particolare, è stata repentina e improvvisa”. Così l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi. In alcune località, “non c’è stato tempo di intervenire, ci sono persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo”.
Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio è nelle Marche per coordinare gli interventi di soccorso. Poi ci sarà un sopralluogo nelle aree colpite nelle province di Ancona e Pesaro Urbino. “Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari”, ha detto Curcio dopo la riunione alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. “Ora siamo al lavoro per lo stato di emergenza”

Croce Rossa attiva nelle Marche con 60 uomini e 23 mezzi di soccorso
La Croce Rossa Italiana è operativa sin dalla notte con 60 uomini e 23 mezzi a supporto dei soccorsi alla popolazione colpita dal maltempo nelle Marche. Idrovore e soccorritori sono partiti dal Centro Operativo Emergenze di Avezzano e dal Centro Operativo Nazionale Emergenze di Roma per raggiungere il punto di smistamento a Cesano di Senigallia e supportare il Centro Operativo delle Marche.
Alluvione Marche, cos’è il ‘temporale autorigenerante’ che ha provocato il disastro: “Difficile prevederlo”

“La Croce Rossa italiana è operativa sia a livello locale che nazionale nei soccorsi e nell’assistenza alle persone – cube Francesco Rocca, presidente della Cri – E’ davvero preoccupante e non va sottovalutato l’aumento di fenomeni climatici estremi”.
Curcio: “Sulle Marche caduto un terzo della pioggia di un anno. Atteso peggioramento meteo”
“Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari. E’ piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno, e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in property”. Descrive così il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, quanto accaduto questa notte nelle Marche. Nei prossimi giorni “è atteso un peggioramento meteo, ma siamo al lavoro per essere pronti”. E aggiunge:”Tutte le regioni sono pronte advert intervenire dove ci sarà la necessità e il Consiglio dei ministri sta lavorando alla dichiarazione dello stato di emergenza in modo da poter sostenere i primi interventi”

Senigallia, il vescovo Manenti: “L’alluvione del 2014 non ha insegnato nulla”
“Ancora morti per maltempo, la situazione è desolante”.Così il vescovo Francesco Manenti che tiene il filo diretto con i parroci del territorio per capire quali siano le criticità e come risolverle.

Nel 2014 il territorio fu colpito da un alluvione. “Questo è stato ancora più violento. E’ arrivato all’improvviso, violentissimo. Ma dal passato non si impara nulla? Ora bisogna stringersi attorno a chi ha perso i propri cari e rimboccarsi le maniche per restituire dignità a tutto il territorio”.
Esperto: “Evento impossibile da prevedere”
“Il violento nubifragio nelle Marche è stato un evento impossibile da prevedere perché molto localizzato rispetto alle capacità dei modelli meteorologici”, Così Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma che riunisce Regione Toscana e Cnr.

“I modelli meteorologici davano una localizzazione dei fenomeni più sulla Toscana ed erano anticipati nel tempo. Il problema – ha aggiunto – è che c’è ancora una forte incertezza, tanto che attualmente è impossibile prevedere fenomeni così localizzati”. Gli elementi critici, ha aggiunto, sono attualmente “riuscire a capire dove e quando avverranno”.
Senigallia: “Così abbiamo salvato ragazza bloccata in casa”
“Prima dalla finestra di casa mia ho visto un mare spettrale di tronchi che gonfiava il Misa, poi poco dopo, quando il fiume è uscito, ho sentito la ragazza del piano di sotto che urlava, chiedeva aiuto, e con un altro inquilino siamo scesi, abbiamo buttato giù la porta bloccata dall’acqua e l’abbiamo salvata”. E’ il racconto all’Ansa di Paolo, 42 anni, che vive a Senigallia nella zona di by way of Carducci a pochi passi dal fiume che, come nel 2014, è esondato allagando parti della città.

A Barbara, disperse madre e figlia 17enne. Il fratello di 21 anni si è salvato aggrappandosi a un albero
Sono stati travolti dalla furia dell’acqua intorno alle 21 di ieri mentre stavano cercando di lasciare l’abitazione a bordo di due auto. A Barbara, frazione di Senigallia, dispersi una madre di 56enne e figlia 17enne. Il fratello, Simone di 21 anni, trascinato dalla corrente del Nevola, si è salvato attaccandosi a un ramo di una grossa pianta per 2 ore. La madre e la sorella sono state trascinate by way of e sono disperse. ‘L’acqua me le ha portate by way of davanti agli occhì, ha detto il giovane visibilmente scosso.
La vicesindaca di Cantiano: “Spazzati by way of tutti i bar, la farmacia, i negozi, anche alcune case”
“Il centro storico del Paese non c’è più. La piazza principale è stata travolta dalla forza del fango che ha invaso e distrutto i bar, la farmacia, gli esercizi commerciali portando by way of tutti gli arredi, tutto. La porta del Comune è stata divelta, l’ufficio anagrafe completamente sommerso. Solo la parte alta del Paese, quella in collina, si è salvata, la parte bassa, quella commerciale, è completamente distrutta”. Così Natalia Grilli, vicesindaca di Cantiano nelle Marche.
Nubifragio nelle Marche, auto sommerse a Cantiano

Sale a ten il numero vittime, 4 dispersi. Almeno 50 feriti negli ospedali
Sale a ten il numero delle vittime nelle Marche dopo il nubifragio di questa notte, mentre rimane 4 il numero dei dispersi. A confermarlo è la prefettura di Ancona. E’ ancora in corso il vertice nel palazzo della Regione Marche advert Ancona tra il capo della Protezione civile, Francesco Curcio, il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, gli assessori regionali alla Protezione civile e alla Sanità, nonché il prefetto di Ancona, Darco Pello. Almeno 50 feriti in negli ospedali.

Vigili del fuoco, 400 interventi tra Ancona e Pesaro
Sono 400 gli interventi finora effettuati dai vigili del fuoco tra le province di Ancona e Pesaro Urbino flagellate dal maltempo. Oltre 300 i vigili impegnati. Nel Pesarese, a Serra S.Abbondio, un elicottero del Corpo ha soccorso 5 persone in difficoltà; altre due sono state soccorse sul monte Catria.
Il presidente Acquaroli: “Ho ricevuto telefonate da Mattarella e Draghi”
“Ho appena ricevuto le chiamate del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi” Lo rende noto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. “Il presidente Mattarella ha espresso la solidarietà alla nostra comunità e gratitudine a tutti quanti stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi – aggiunge -. Draghi ha espresso la sua vicinanza rassicurandomi sul supporto per ogni necessaria esigenza. Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire. Il pensiero va alle persone scomparse e alle loro famiglie, a cui esprimo cordoglio e vicinanza”.
Paura a Pianello di Ostra, morti padre e figlio: “Erano nel palazzo dell’Ufficio postale, nelle case acqua fino al soffitto”
“Nel palazzo dell’ufficio postale ci sono stati due morti, padre e figlio. Poveretti…”. E’ la testimonianza di Francesco Federiconi, direttore dell’ufficio postale di Pianello di Ostra, nell’entroterra di Senigallia devastato dal maltempo. “E’ stato peggio dell’ultima volta – cube – Il ponte ha fatto da tappo e l’acqua si è alzata velocemente, entrando nelle case fino quasi al soffitto. Ora è tutto malta, le auto portate anche a 4-500 metri di distanza, ribaltate sulla carreggiata”.
Alluvione nelle Marche, a Pianello di Ostra si cammina sul fango: ecco cosa resta del paese più colpito

A Senigallia il fiume Misa abbatte le balaustre del ponte Garibaldi
Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all’opera per svuotare cantine e negozi allagati.
“Abito vicino al fiume ma mai period accaduta una cosa del genere – racconta Roberta Sabbatini , titolare di una sanitaria lungo lo stradone Misa, uno dei punti più allagati -. Ho il negozio sommerso da un metro e mezzo d’acqua. Tutte le attrezzature sono danneggiate. Non so quando si potrà tornare alla normalità”.
Una superstiste dell’alluvione: “Ho visto la morte. Rina uccisa dall’acqua in casa”
“Ho visto la morte”. Vale, 41 anni, di origine albanese, è ancora sotto choc dopo che ieri sera l’ondata di piena del Nevola (Ancona) ha inondato la vallata con l’acqua che ha allagato il pianterreno della villetta a due piani dove abitano anche il nonno del fidanzato e la compagna del nonno. Proprio questa, Rina, 75 anni, è stata uccisa dal fiume d’acqua che è entrato in casa, mentre tentava di chiudere le finestre. “Ero di riposo ieri ed ero a casa – cube – il mio compagno lavorava, altrimenti sarebbero morti anche il nonno e mia figlia. Ci siamo salvati andando di sopra. Non sono riuscita a raggiungere Rina, sarei morta anch’io”.
Umbria, famiglie isolate: le strade sono da liberare
A causa dell’alluvione che ha interessato l’Umbria e Marche nella serata di ieri e nella notte, alcune famiglie sono rimaste isolate a Pietralunga. Nella mattinata di oggi sono state raggiunte dai vigili del fuoco del comando di Perugia. Da ore si lavora per il ripristino dei luoghi, liberando le strade dai detriti che ha lasciato l’acqua dopo il suo passaggio. Ancora numerosi gli interventi in attesa, in parte nella zona appenninica, al confine con le Marche.
A Senigallia l’acqua torna potabile
E’ tornata potabile l’acqua a Senigallia. “La Società Viva Servizi – spiega il Comune – ci comunica che l’acqua che arriva ai rubinetti domestici è potabile”. Nelle prime ore del mattino l’amministrazione, attraverso la sua pagina Fb, aveva invitato la popolazione a “non utilizzare l’acqua dei rubinetti fino a quando non saranno effettuate tutte le verifiche per consentirne il consumo in sicurezza”.
Il sindaco di Castelleone Suasa: “C’è una situazione apocalittica”
A Castelleone di Suasa la situazione è “apocalittica”. Lo cube a Rainews 24 il sindaco Carlo Manfredi. Volontari e protezione civile sono nella zona del fiume alla ricerca del bambinio di 8 anni ancora disperso. “Abbiamo rinvenuto la mamma ancora in vita a circa un chilometro e mezzo dal punto in cui aveva abbandonato l’auto questa notte – racconta – la donna period scesa dall’auto con il bimbo quando ha visto arrivare l’acqua e la corrente li ha trascinati by way of”.
L’allerta meteo regionale “period gialla per le zone 1 e 3 – spiega – le zone appennininche. Una allerta normale, ma la portata di acqua caduta, quella di un anno, non period prevista. Nel nostro territorio non period tanta quella che è caduta, ma quello che ha portato giù dal monte ha creato il problema”. La zona è isolata, “non abbiamo possibilità di attraversamento con l’altra vallata. Dobbiamo verificare stabilità in alcuni punti delle strade e in altri queste sono ostruite”.
Vigili del fuoco, oltre 150 interventi nelle Marche
“Maltempo advert Ancona, 180 vigili del fuoco al lavoro. Salvate nella notte decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi. Più di 150 gli interventi effettuati, 7 persone decedute e 3 risultano disperse”. Lo scrivono in un tweet i vigili del fuoco
Vigili del fuoco di Milano in soccorso nelle Marche
Una squadra di nove persone del Nucleo contrasto rischio acquatico del comando dei vigili del fuoco di Milano è partita ieri sera alle 22 dal capoluogo lombardo per prestare soccorso nel comune di Cantiano (Pesaro e Urbino), nelle Marche, a seguito della bomba d’acqua che ha provocato la morte di 7 persone e numerosi dispersi. I vigili del fuoco sono arrivati all’una di notte e poi sono stati dirottati al distaccamento di Cagli e hanno iniziato a svolgere da subito attività di soccorso.
Maltempo, assessore Marche: “Esondazione Misa improvvisa, piogge così non previste”
L’ondata di maltempo che ha colpito le Marche “non period prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme. E l’esondazione del Misa, in particolare, è stata repentina e improvvisa”. Lo cube l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi. In alcune località, “non c’è stato tempo di intervenire, ci sono persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo”.
Sindaco Barbara: dispersi mamma con la figlia e un bambino
“Al momento sono dispersi una madre con una figlia di circa 8 anni che cercavano di scappare. E in un’altra situazione scappavano sempre una madre e un figlio: in questo caso la mamma si è salvata”. Il sindaco di Barbara, Riccardo Paqualini, ha fatto il bilancio dei dispersi del nubifragio. Luca Cari, capo della comunicazione dei vigili del fuoco, ha spiegato: “I nostri interventi sono concentrati nella zona di Senigallia: sono 200 gli interventi in corso e, tra questi, anche quelli nel territorio di Barbara, dove risultano tre dispersi e, tra questi, il bimbo sfuggito dalle braccia della mamma, che invece siamo riusciti a salvare. Il Misa è esondato in più tratti”.
Esondazioni a Senigallia, ponte ostruito dai tronchi
Il maltempo che ha colpito l’entroterra di Senigallia ha trascinato a valle lungo il fiume Misa “parecchi tronchi di alberi e piante che hanno ostruito il ponte Garibaldi, lì il fiume è esondato sul lato destro e la situazione potrebbe peggiorare”. Lo cube il direttore della protezione civile regionale delle Marche Stefano Stefoni.”Ci sono esondazioni anche nella zona di Bettolelle e vicino al ponte 2 giugno (ora dedicato alle vittime dell’aluvione del 2014, ndr), che anch’esso è pieno di legna”. Alcune zone (il centro storico, Bettolelle, Molino Marazzana) del centro abitato sono invase dal fango, ma “fortunatamente – secondo uno dei residente – il mare sta ricevendo bene l’acqua della piena”.In tarda serata ieri period stato evacuato il ristorante dello chef stellato Uliassi, nella zona del porto. Il Comune di Senigallia ha aperto un centro di accoglienza nel centro vescovile.
Alluvione nelle Marche, Senigallia finisce sott’acqua: la città sommersa vista dal drone

In ospedale Senigallia persone in choc e ipotermia
“Il pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia sta accogliendo persone in stato di choc e ipotermia, che sono state soccorse e trasportate fuori dalle loro abitazioni, dove erano bloccate dall’acqua”. Così l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. Ci sono poi feriti trasportati negli ospedali “di Jesi e Fano”. Infine “abbiamo ricevuto una valanga di telefonate al Nue 112, tanto che abbiamo dovuto chiedere aiuto alla Toscana”.
Il capo protezione civile Curcio in viaggio per le Marche
È in viaggio per le Marche il capo della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, dove parteciperà alla riunione in prefettura advert Ancona per fare il punto della situazione dopo la bomba d’acqua che ha colpito la regione, soprattutto nella zona di Senigallia.