Thursday, August 25, 2022
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Crisi Governo Draghi, le information di oggi: Letta a Palazzo Chigi


Giornata di trattative in vista dell’intervento di Mario Draghi in Senato domani (mercoledì 20 luglio) alle 9.30. Alle 18.30 inizierà la chiama dei senatori e il voto di fiducia è atteso per le 19.30. Giovedì sarà alla Digital camera dove la fiducia al governo si voterà alle 13:45. In tarda serata è ripreso il vertice del centrodestra di governo a Villa Grande da Silvio Berlusconi dopo l’incontro di un’ora a Palazzo Chigi con Mario Draghi. Matteo Salvini, segretario della Lega, il coordinatore nazionale di Fi, Antonio Tajani, il chief dell’Udc, Lorenzo Cesa e il presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, nel tardo pomeriggio sono stati ricevuti dal premier, dopo aver criticato l’incontro in mattinata tra il segretario del Pd, Enrico Letta, e Draghi (“Non può gestire una crisi così complessa confrontandosi solo con il campo largo di Pd e 5 Stelle”, è l’irritazione trapelata da Villa Grande). Che poi è salito al Colle dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E dopo cinque ore di incontro nella residenza romana di Berlusconi, Lega, Fi e centristi hanno ribadito le proprie priorità, ossia “la necessità di una revisione del reddito di cittadinanza, la tempo fiscale e la rottamazione delle cartelle esattoriali, l’investimento sul nucleare di ultima generazione e un fermo contrasto all’immigrazione clandestina”. E Maria Stella Gelmini ha lanciato un appello al centrodestra di governo a “sostenere il presidente del Consiglio senza se e senza ma”. Letta ha avvertito: “Domani ognuno si assumerà le proprie responsabilità”. Luigi Di Maio ha riferito all’assemblea congiunta di Insieme per il Futuro che “il direttivo della Digital camera del gruppo M5S, oggi partito di Conte, ha espresso la volontà di votare la fiducia al governo Draghi, al di là della volontà dei vertici”. Parole poi smentite da fonti grilline.


Crisi del governo Draghi, cosa c’è da sapere: gli approfondimenti

Tajani: “Preoccupati dopo scelta del M5S, noi responsabili”

“Oggi con il presidente Berlusconi e tutti gli alleati del centrodestra di governo. C’è grande preoccupazione dopo la scelta del M5S di aprire una crisi. Le nostre azioni saranno sempre dettate da un grande senso di responsabilità verso i cittadini”, ha scritto Antonio Tajani su Twitter.
 

Ripreso il vertice del centrodestra di governo a Villa Grande

Il vertice del centrodestra di governo è tornato a riunirsi stasera a Villa Grande. La riunione period stata interrotta per consentire a Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa di recarsi a Palazzo Chigi per rincontrare Mario Draghi.

Lupi: “Decidiamo ora, Draghi chiaro e franco”

“Decidiamo adesso, dopo il dialogo con Draghi che è stato molto chiaro e molto franco”. Così Maurizio Lupi, presidente di Noi per l’Italia entrando, in macchina, a Villa grande, la residenza romana di Silvio Berlusconi dove proseguie il vertice del centrodestra di governo dopo il confronto con il premier a Palazzo Chigi. Alle domande dei cronisti sulla ‘irricevibilità’ di sette su nove proposte avanzate dai 5 Stelle, Lupi si è limitato a rispondere: “7 o 9, non è una tabellina… I 5 Stelle hanno già fatto troppi danni, è meglio che non ne facciano più”.

Letta: “Ci sono le condizioni per superare pertugio”

“Se domani passeremo questa prova, come spero ardentemente… Dico spero, perché non voglio che si creino false aspettative o eccessi di speranza, il passaggio di domani è un pertugio, è difficile e complicato” ma “ci sono le condizioni affinché domani questo pertugio ci consenta di superare le difficoltà”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari dem, in corso alla Digital camera.

Salvini torna a Villa Grande dopo l’incontro con Draghi

Il chief della Lega, Matteo Salvini è diretto a Villa grande a Roma per proseguire il vertice del centrodestra di governo, dopo il confronto con il premier Mario Draghi. Nella residenza romana di Silvio Berlusconi è rientrato, in macchina, Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc

Letta a Meloni: “Duemila firma dei sindaci non le organizza il Pd, è stata spinta reale”

“Le frasi della Meloni non hanno colto lo spirito dell’appello. Quando 2000 sindaci firmano, non c’è un ufficio enti locali del Pd che li organizza – ha detto Enrico Letta ai gruppi Pd – C’è stata una spontanea e reale spinta dei sindaci, tanti di anche centrodestra“.

Renzi: “Domani l’Italia non perderà il governo. Si voterà nel 2023”

“Conte ha fatto una figuraccia cosmica”, “qualcuno domani perderà la faccia ma l’Italia non perderà il governo – ha detto Matteo Renzi a In onda su La7 – A me interessa che Draghi resti presidente del Consiglio. Si voterà nel 2023″.

In corso direttorio M5S alla Digital camera

È in corso dalle 19 una riunione del direttivo M5S alla Digital camera.

Draghi lascia Palazzo Chigi

Il premier Mario Draghi ha lasciato Palazzo Chigi dopo l’incontro con il centrodestra di governo.

Concluso dopo un’ora incontro tra centrodestra di governo e Draghi

È finito, dopo circa un’ora, l’incontro tra i chief del centrodestra di governo e il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Letta: “Domani sarà una bella giornata, sono sicuro”

“Domattina mi sveglio sereno. Assolutamente sereno. Domani sarà una bella giornata, ne sono sicuro”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato alla Festa dell’Unità di Roma.

Letta: “Pd-M5S? Prima fiducia e poi ragioneremo”

“Gli italiani si aspettano che il governo prenda la fiducia e faccia le cose che servono agli italiani. Poi ragioneremo del resto”, ha risposto Enrico Letta alla Festa dell’Unità di Roma a una domanda sull’alleanza del Pd con i Cinque Stelle.

Letta: “Deluso da Conte? No a psicoanalisi, si parla di politica”

Ancora Letta dalla Festa de L’Unità di Roma: “Se sono deluso da Conte? Non voglio entrare in dinamiche psicoanalitiche. Stiamo sulla politica. Io penso che in questa maggioranza siamo tutti dentro una condizione unica e speciale e ognuno di noi vorrebbe o avrebbe voluto ottenere cose, io sono rimasto deluso quando ho proposto una misura stra-giusta come la dote ai 18enni” ma non si è fatta.

Letta: “Se cade Draghi da Putin applauso di soddisfazione”

“Non c’è alcun dubbio che se domani cadesse il governo Draghi, un applauso di soddisfazione salirebbe da Putin e dal Cremlino”. Lo cube Enrico Letta, segretario Pd, alla Festa dell’Unità a Roma.

Letta: “La maggioranza domani ascoltino Draghi. Ognuno si assumerà le proprie responsabilità”

“Questo governo è nato in Parlamento e quello che conta sono le parole che si dicono in Parlamento. Noi chiediamo a tutte le forze politiche della maggioranza di ascoltare domani Draghi e dire la loro. In Parlamento ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Per me è la cosa migliore”, ha detto ancora Enrico Letta alla Festa de L’Unità di Roma.

Letta: “Ho trovato Draghi determinato sulle cose da fare”

“Ho trovato Draghi in ottima forma, mi è sembrato molto contento di come è andata ieri la giornata: ieri il presidente del Consiglio è andato in Algeria per cercare di sistemare una parte dei nostri approvvigionamenti di fuel. Un ottimo segnale. L’ho trovato bene e molto determinato sulle cose da fare”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, alla Festa dell’Unità di Roma.

Iniziato l’incontro tra la delegazione del centrodestra di governo e Draghi

È iniziato l’incontro tra la delegazione del centrodestra di governo (Matteo Salvini, Antonio Tajani, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi) e il premier Mario Draghi.

Ipotesi faccia a faccia Draghi-Conte

Dopo aver visto il segretario del pd, Enrico Letta, e dopo l’incontro co la delegazione del centrodestra di governo, Mario Draghi potrebbe ricevere a Palazzo Chigi anche Giuseppe Conte.

Una delegazione dei chief di centrodestra a Palazzo Chigi dopo la telefonata tra Berlusconi e Draghi

Il centrodestra di governo, in tutte le sue componenti, si sta recando a Palazzo Chigi per incontrare il presidente Mario Draghi. Ci saranno Matteo Salvini, Antonio Tajani, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi. L’incontro è stato organizzato poco fa, con una telefonata tra Silvio Berlusconi e il premier. Il vertice di centrodestra è riaggiornato a stasera, sempre a Villa Grande.

Il vertice di centrodestra sospeso, si riaggiorna stasera

Il vertice del centrodestra sarà riaggiornato a stasera. Lo rendono noto dalla Lega, dopo quasi sei ore di incontro a Villa Grande, tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e i chief centristi, arrivati alle 13.30 nella dimora romana del chief azzurro.

Berlusconi durante il vertice a Villa Grande: “Con gli amici di Lega, Udc e Noi con l’Italia”


Gelmini: “Avanti con Draghi, il centrodestra lo sostenga”

“Gli italiani non vogliono la crisi: in un momento come questo non si può minare la stabilità e la credibilità dell’Italia, mettere a rischio la legge di bilancio e le risorse del Pnrr solo per anticipare di qualche mese le elezioni. Il presidente Draghi vada avanti. Il centrodestra di governo ascolti la voce dei ceti produttivi, del popolo delle partite Iva, dei sindaci e dei governatori, e sostenga il presidente del Consiglio senza se e senza ma. Prima viene l’Italia”, afferma Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.

Draghi sente Zelensky: il pieno sostegno e solidarietà del governo italiano all’Ucraina

“Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. La discussione si è incentrata sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno. Il presidente Draghi ha reiterato il pieno sostegno e solidarietà del governo italiano all’Ucraina”. Lo comunica palazzo Chigi.

Il vertice il centrodestra di governo continua nel giardino di Villa Grande

Prosegue nel giardino di Villa Grande il vertice del centrodestra di governo, cui partecipano i chief di Forza Italia Silvio Berlusconi e Lega Matteo Salvini, oltre ai centristi Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Antonio De Poli.

Lega-FI: ora revisione Rdc, tempo fiscale e cease migranti

“Mentre la sinistra provoca e non ha ancora annunciato il ritiro di proposte divisive che hanno lacerato la maggioranza come quella inaccettabile sulla hashish, il centrodestra di governo si confronta sui temi. Tra le altre cose, è condivisa la necessità di una profonda revisione del reddito di cittadinanza (così da recuperare risorse per finanzare l’azzeramento del cuneo fiscale), la tempo fiscale e la conseguente rottamazione delle cartelle esattoriali, l’investimento sul nucleare di ultima generazione e un fermo contrasto all’immigrazione clandestina”. Così fonti del centrodestra di governo dopo il pranzo a Villa Grande da Silvio Berlusconi.

Di Battista: “Entrare nel governo Draghi è stato un suicidio”

“Entrare nel governo Draghi è stato un suicidio. Lo dissi subito a tutti!”. Lo scrive di Twitter  Alessandro Di Battista. L’ex grillino poi rincara la dose in un video su Youtube. “Ma vi rendete conto che le due persone che hanno fatto cadere gli ultimi due governi, Renzi e Salvini, saranno ancora vostri alleati di governo? Io non ho parole. Questi dirigenti dovrebbero chiedere scusa”.

Letta: “Auspichiamo campagna elettorale in primavera”

Enrico Letta al convegno su ‘L’auto tra crisi e transizione ecologica’ ha detto: “Per noi i temi di cui abbiamo parlato e impegni che abbiamo preso, hanno a che fare anche e soprattutto con la prossima campagna elettorale e prossima legislatura. Campagna elettorale che noi auspichiamo sia nella primavera del 2023 e vorremmo che si confrontassero idee various su come l’Italia dovrà essere nel 2028. I prossimi 5 anni cambieranno lo state of affairs e noi vogliamo arrivarci con un progetto di rilancio che veda l’Italia protagonista”.

Letta: “Domani giornata tranquillissima…ovviamente è una battuta”

“Capita perfettamente questa nostra riflessione di oggi. Con Debora Serracchiani avevamo ragionato se mantenere questo seminario vista la giornata un po’ turbolenta di oggi e in vista di quella tranquillissima di domani… È una battuta, ovviamente”. Così Enrico Letta al seminario su ‘L’auto tra crisi e transizione ecologica’.

Crippa (M5S): “Se Draghi apre, ingiustificabile non votare la fiducia”

“L’ho scritto in una chat: ascolteremo il discorso di Draghi in Aula domani. Trovo chiaro che se aprirà ai principali temi posti all’interno dei 9 punti da parte del M5S, diventa ingiustificabile non confermare la fiducia”. Davide Crippa, capogruppo del Movimento Cinquestelle alla Canera, lascia la conferenza dei presidenti di Montecitorio e conferma la sua apertura di credito al presidente del Consiglio. Interpellato, prosegue: “C’è una variabile, Draghi deve dir qualcosa”. C’è una scissione alle porte? “L’oggetto è cosa dirà Draghi e come si reagirà alle dichiarazioni di Draghi”.

La Digital camera voterà la fiducia al governo Draghi giovedì alle 13:45

La Digital camera voterà la fiducia al governo Draghi giovedì alle 13:45. Domani, mercoledì, Mario Draghi consegnerà alle 10.30 a Montecitorio il discorso tenuto in Senato. Il dibattito inizierà poi giovedì: dalle 9 alle 11.30 la discussione, alle 11.30 la reproduction del presidente del Consiglio; alle 13.45 le dichiarazioni di voto 13.45; infine alle 14 la chiama per il voto di fiducia. L’esito del voto è atteso intorno alle 15.15.

Centrodestra di governo: “Preoccupati da inspiegabili M5S-Pd”

“Il centrodestra di governo, riunito a Villa Grande, sta valutando l’attuale momento politico, davvero preoccupante, dovuto agli inspiegabili comportamenti anche delle ultime ore di Giuseppe Conte, del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico”. Cosi’ una nota firmata da Lega, Forza Italia, Noi con l’Italia e Udc.

La chiama in Senato domani alle 18.30, voto verso le 19.30

Iniziano alle 9.30 le comunicazioni del premier Mario Draghi in Senato. La giornata a palazzo Madama dovrebbe terminare alle 19.30 per passare alla Digital camera il giorno successivo. Lo si apprende al termine della conferenza dei capigruppo del Senato. Il timing della giornata prevede anche, sempre che le condizioni lo permettano, una pausa alle 10.30 per la consegna del discorso del presidente alla Digital camera. L’Aula del Senato riprenderebbe intorno alle 11 con la discussione generale di circa 5 ore. Verso le 18.40 potrebbe iniziare la chiama

Inizio lavori in Senato domani alle 9.30

Mario Draghi si recherà in Senato domani mattina alle 9.30 per le sue comunicazioni con voto, riferendo sulla crisi di governo. E’ quanto avrebbe deciso la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Il premier, inoltre, depositerà il testo del discorso alla Digital camera prima dell’inizio del dibattito a Palazzo Madama. L’eventuale voto, dopo le comunicazioni del premier, e la reproduction successiva alla discussione in Aula, potrebbe avvenire intorno alle 19.

Fonti M5S: quanto cube Di Maio non risponde al vero

“Quanto riferito dal ministro Di Maio in riunione col suo gruppo parlamentare, a proposito di una volontà precostituita da parte dei componenti del direttivo del gruppo M5S Digital camera, non risponde al vero”. Così fonti del gruppo parlamentare M5S a Montecitorio.

Il centrodestra di governo: “Draghi non può confrontarsi solo con il Pd”

“Incredulità del centrodestra di governo, che si sta confrontando a Villa Grande, per le provocazioni del Pd: il premier non può gestire una crisi così complessa confrontandosi solo con il campo largo di Pd e 5 Stelle, a maggior ragione dopo una crisi causata dallo strappo di Giuseppe Conte e dalle provocazioni del Partito democratico”. Si apprende da fonti del centrodestra di governo.

Centrodestra: non è stata formulata alcuna richiesta a Palazzo Chigi

“Il vertice del centrodestra di governo è ancora in corso: al centro della discussione, la situazione del Paese. Al momento non è stata formulata alcuna richiesta a Palazzo Chigi”. Così riferiscono fonti del centrodestra di governo.

Gribaudo (Pd): non determine il centrodestra chi può vedere Draghi

“Da giorni l’unica occupazione del centrodestra è inviare word stampa di veto a questo e a quello, mentre spiega a Draghi chi può o non può incontrare. Serietà e responsabilità, è quello che il Pd sta facendo per evitare una crisi incomprensibile e dannosa per persone famiglie e imprese”. Lo scrive la deputata e membro della segreteria Pd, Chiara Gribaudo, su Twitter.

Il centrodestra chiede incontro a Draghi

Le forze di centrodestra di governo riunite a Villa Grande intendono chiedere un incontro al premier Mario Draghi. Il vertice è ancora in corso.

Nardella: “Da Meloni parole gravi, chieda scusa a duemila sindaci”

Quelle di Giorgia Meloni sono ”parole durissime, aggressive e gravi, dovrebbe chiedere scusa a duemila sindaci, che rispondono ai propri cittadini e alla Costituzione oppure dovrebbe denunciarli per abuso di potere”, ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella intervenendo a Timeline su SkyTg24, tra i promotori della lettera-appello dei sindaci pro-Daghi per farlo restare a Palazzo Chigi. “La verità è che c’è molto nervosismo e non si accetta che un numero così grande di rappresentanti di tante comunità possa esprimersi in maniera libera e democratica e si pretende di mettere il bavaglio a duemila sindaci”, ha aggiunto Nardella.

Renzi: “La petizione di Iv per far restare Draghi ha superato le 100mila firme”

“Abbiamo superato quota 100.000 firme per chiedere a Draghi di restare a Palazzo Chigi. Grazie a chi ha firmato, grazie di cuore. La petizione popolare, l’appello dei sindaci, le piazze, le sollecitazioni internazionali: mi sembra ormai evidente che la maggioranza silenziosa che chiede al governo di andare avanti ha trovato il modo di far sentire la propria voce – ha detto Matteo Renzi nella sua Enews – Da qui a domattina c’è ancora tempo per firmare e soprattutto far firmare gli amici (è importante che tutti si sentano coinvolti). Poi domani saremo in Aula, al Senato, dalle 9, ormai è chiaro anche ai bambini: i Cinque Stelle sono i responsabili del disastro e dello sfacelo di questi giorni. Al premier Draghi tocca oggi la valutazione: accogliere l’appello advert andare avanti, appello che viene da una larga fetta della società civile di questo Paese, o confermare le dimissioni e a quel punto credo che non ci siano various alle elezioni prima possibile (advantageous settembre, inizio ottobre)”, ha continuato il chief di Iv. “Domani la vera questione non è se i partiti daranno fiducia al premier, ma se il premier dimostrerà di avere ancora fiducia nell’azione di questo Parlamento. Io spero che si vada avanti. Se Draghi non vuole, meglio andare tutti a casa e alle elezioni. Dei Cinque Stelle, per favore, non parliamo più”, ha concluso Renzi.

Brunetta: “Momento di passaggio, prevalga il buon senso”

Le riforme, compresa quella della Pubblica amministrazione, “sono un’onda figlia della congiuntura astrale che ha visto in Mario Draghi e nel suo governo il catalizzatore della nuova Italia. Siamo in un momento di passaggio per il Paese, non vorrei dire di crisi. Ma io spero che il buon senso che abbiamo visto nei tanti appelli, nelle telefonate ricevute dal premier dalle cancellerie europee e da oltreatlantico, prevalga, in tutti i partiti e in tutte le istituzioni”, ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo alla cerimonia di avvio al servizio di ruolo del personale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli che si è svolta a Roma in mattinata al Conference Middle La Nuvola. “Il nostro Paese è un pilastro della stabilità internazionale, della libertà e della democrazia. L’Europa ha bisogno dell’Italia come l’Italia ha bisogno dell’Europa. Per questo tanta gente chiede a Draghi di restare e di portare a termine la sua missione”.

Finito vertice Pd: sostegno al governo Draghi e prosecuzione della legislatura

È terminato al Nazareno l’incontro del Pd, convocato dal segretario Enrico Letta e a cui hanno partecipato i vertici del partito: segreteria, capigruppo, ministri e diversi altri esponenti. In base a quanto riferito da alcuni partecipanti alla riunione, è stato fatto il punto della situazione ed è stata ribadita la linea tenuta finora dai dem di unità, sostegno al governo e per la prosecuzione della legislatura

DI Maio: “Da Draghi garanzie, da Conte bandierine”

“Draghi ha dato delle garanzie. Al Mef è stato aperto un tavolo sul superbonus; sono state date garanzie sul salario minimo iniziando un percorso con le parti sociali; sono state garanzie anche sul cuneo fiscale – ha proseguito Di Maio parlando all’assemblea congiunta di Insieme per il Futuro. Credo dunque che il partito di Conte stia cercando solo delle scuse agitando bandierine”.

Nardella sull’appello dei sindaci pro-Draghi: “Stasera supereremo le duemila firme”

”Questa sera si supereranno le duemila adesioni, da centrodestra a centrosinistra, non period mai successo. Il fatto è davvero straordinario”, ha fatto sapere il sindaco di Firenze Dario Nardella intervenendo a Timeline su SkyTg24, tra i promotori dell’iniziativa che ha coinvolo moltissimi primi cittadini per chiedere a Mario Draghi di restare a Palazzo Chigi. ”Questo significa che il sentimento prevalente trasversale delle nostre città è quello di persone che non vogliono l’instabilità”, ha aggiunto.

Di Maio: “Conte ha già deciso di non votare la fiducia”

“Diciamo la verità, il partito di Conte ha già deciso di non votare la fiducia al governo Draghi. Conte sta scommettendo sul voto anticipato, ma sarebbe un ulteriore crollo nei sondaggi”, ha detto ancora il ministro Luigi Di Maio intervenendo in assemblea congiunta di Insieme per il futuro.

Di Maio: “il direttivo M5S Digital camera voterà sì alla fiducia”

“Dalle dimissioni di Draghi advert oggi sono successi due fatti politici clamorosi. Primo: le manifestazioni e gli attestati di supporto al governo Draghi affinché possa restare in carica: oltre 1600 sindaci, la società civile, gli imprenditori, la comunità finanziaria e quella internazionale. Secondo: il Direttivo della Digital camera del gruppo M5S, oggi partito di Conte, ha espresso la volontà di votare la fiducia al governo Draghi, al di là della volontà dei vertici”. Così Luigi Di Maio durante l’assemblea congiunta di Insieme per il Futuro.

Centrodestra: sconcerto per incontro Draghi-Letta

All’inizio del vertice del centrodestra (Lega, Forza Italia e centristi, che sono al governo) è stato espresso “sconcerto” perché “il presidente Mario Draghi ha ricevuto il segretario del Pd Enrico Letta e non i chief degli altri partiti della maggioranza, dopo che, peraltro, period stata chiesta una verifica politica”. Lo scrivono le agenzie di informazione che stanno seguendo il vertice delle tre forze politiche.

Anzaldi (Iv): la Rai e la crisi? Pensano a Totti

“L’Italia si trova nel pieno di una drammatica crisi di governo, provocata dall’irresponsabilità di Conte e del Movimento 5 stelle, ma la Rai, che dovrebbe per contratto informare i cittadini, è totalmente assente”. Lo scrive su Fb il deputato di Italia viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “Mentre le television commerciali stravolgono i palinsesti, propongono trasmissioni ogni sera, aprono spazi informativi nuovi, la Rai si limita a meno del minimo indispensabile, prosegue con la programmazione estiva (fatta principalmente di repliche) e se deve rivedere i palinsesti lo fa per il documentario su Totti, che viene anticipato, ma non per la crisi politica in corso”.

Molinari (Lega): grillini irresponsabili, abbiamo chiuso

“La Lega conferma che non è disponibile advert andare avanti in questa esperienza di governo con il M5s perché, come affermato dal premier Draghi, con il loro atteggiamento hanno mancato di responsabilità e hanno rotto quel vincolo che ha creato il governo di unità nazionale. Servono risposte celeri al Paese su temi economici e sociali. Quindi non vogliamo neanche le provocazioni del Pd o politiche fallimentari come quelle dei ministri Lamorgese e Speranza”. A dirlo è stato il capogruppo della Lega alla Digital camera, Riccardo Molinari, al termine della riunione con il segretario del suo partito Matteo Salvini.

De Luca (Campania): figura da disturbati mentali

“Di questa crisi di governo, prodotta in questi termini, in Europa e nel mondo non ha capito niente nessuno. Il governo ha avuto la fiducia e il presidente si dimette, è chiaro che facciamo la figura dei disturbati mentali”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca

Milleri (EssilorLuxottica): vogliamo stabilità

“Abbiamo bisogno di stabilità, come tutte le aziende. Abbiamo un ottimo rapporto e l’abbiamo sempre avuto con il governo, che non ci ha mai fatto mancare il supporto. Anche noi abbiamo fatto sempre avere il nostro supporto al Paese, dove continuiamo a concentrare i nostri investimenti”. Lo ha detto il presidente e advert di Essilorluxottica, Francesco Milleri, alla presentazione di un accordo con il Politecnico di Milano.

Invidia (M5s): fiducia in esecutivo, difendo nostre riforme

“Confermo la mia volontà di votare, domani, la fiducia al governo Draghi. Ci sono delle misure da difendere, decreti e proposte di legge da portare avanti e delle crisi da gestire”. Lo cube il deputato M5S Niccolò Invidia.

Il Pd: destra vuole vincere sulle macerie

“La Lega e Berlusconi non si facciano scudo di Conte e delle difficoltà dei 5S. Dicano con chiarezza di fronte al Paese cosa intendono fare: voteranno o no la fiducia a Draghi? Il problema è che non possono perché hanno scelto di andare al traino della Meloni, che è all’opposizione del governo Draghi. Si illudono di vincere sulle macerie. Ma perderanno perché l’Italia che sceglie Draghi e chiede serietà, responsabilità e competenza si ricorderà dei loro giochetti cinici e li punirà nelle urne”. Così in una nota il deputato dem Alberto Losacco.

Meloni: Italia con Draghi? In sondaggi vinciamo noi

“A sentire la stampa sembra che tutta Italia stia supplicando Draghi di rimanere, come se questo governo fosse nel cuore di tutti gli italiani. Però poi la stessa stampa avverte che, se si votasse, stravincerebbe chi sta alla opposizione. Tipiche dissonanze cognitive della sinistra”. Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

La Lega: no governo con M5s, legge di Bilancio, poi voto

A prescindere dagli esiti della crisi di governo ed anche in caso di elezioni anticipate, la Lega “vuole tutelare la tenuta economica e sociale del Paese garantendo l’approvazione in tempi brevissimi di una legge di Bilancio anche tabellare che dia certezze e stabilità. L’obiettivo è evitare un mercanteggiamento preelettorale in sede di bilancio, garantendo al contempo con responsabilità la messa in sicurezza dei conti dello Stato”. È quanto emerso durante la riunione di Matteo Salvini con i ministri, i vice ministri e i sottosegretari del partito nella quale è stato ribadito il concetto degli ultimi giorni: “No advert un governo con i Cinquestelle”.

Vertice del centrodestra a pranzo (senza Meloni)

Un vertice del centrodestra di governo – Lega, Forza Italia e i centristi – si terrà a Villa Grande all’ora di pranzo. Lo scrive l’agenzia Agi. Saranno presenti Salvini, Berlusconi e Cesa, in vista della seduta del Senato di domani. Non c’è Giorgia Meloni (che è al’opposizione). Non invitato il governatore della Liguria, Toti: “Sono con Draghi, senza se e senza ma”.

(reuters)

Mario Draghi incontra Mattarella

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è salito stamane al Quirinale per incontrare il presidente Sergio Mattarella. Il colloquio – scrivono le agenzie d’ informazione – fa parte delle consuete interlocuzioni tra le due alte cariche dello Stato. In particolar modo nell’attuale fase delicata. L’occasione è stata utile anche per un aggiornamento dopo la partecipazione del presidente del Consiglio, ieri advert Algeri, al quarto Vertice intergovernativo Italia-Algeria, durante il quale sono stati sottoscritti 15 accordi tra i due Paesi.

Sut (M5s): seguirò linea di Conte

“Fiducia a Draghi? Mi adeguo alla decisione del gruppo come ho sempre fatto. C’è stata una discussione anche con voci discordanti, ma, come è giusto che sia, se Conte e il nostro gruppo decidono una cosa dobbiamo portare avanti quella linea”. Lo diceil deputato M5S Luca Sut, tra i primi  advert appoggiare la linea governista.

Cimino: fiducia al governo o lascio M5s

La deputata grillina Rosalba Cimino ribadisce che voterà in favore del governo Draghi. E aggiunge: se i Cinquestelle non lo faranno, allora lascerò il partito. Cimino non vuole che il Paese sia trascinato nel baratro dell’esercizio provvisorio, serve una solida legge di Bilancio

“Solo un italiano su tre vuole le urne” (sondaggio)

Un sondaggio Euromedia Analysis, pubblicato dalla Stampa, rivela che solo un italiano su tre è favorevole al ritorno alle urne. Il voto è nelle speranze del 30,8 delle persone (e tra queste il 65,5% degli elettori di Fratelli d’Italia e il 40% della Lega). Il 52,9% vorrebbe mantenere invece l’attuale assetto:
– senza i 5Stelle (36,3%),
– con la stessa maggioranza (8,9%),
– oppure anche con l’appoggio esterno dei grillini (7,7%).

Sanchez (Spagna): l’Italia ha bisogno della guida Draghi

“L’Europa ha bisogno di chief come Draghi”, scrive il Premier spagnolo, Pedro Sanchez, in un intervento pubblicato su Politico.eu in cui ricorda di aver “avuto il privilegio di essere con lui in numerose lunghe riunioni del Consiglio europeo. Le sue riflessioni intelligenti, inventive e costruttive contribuiscono sempre a portare risultati positivi in una atmosfera positiva di consenso, di cui c’è così tanto bisogno in questi tempi di crisi”.

“Il modo in cui il Pnrr viene attuato in Italia e Spagna ne determinerà il successo complessivo, dato che siamo i Paesi membri che riceveranno la maggior parte dei fondi. Mario e io lo sappiamo e così lo sanno i nostri concittadini”.

Enrico Letta (Pd) a Palazzo Chigi da Draghi

Il segretario del Pd Enrico Letta questa mattina è stato a palazzo Chigi, a colloquio con il premier Mario Draghi. Lo scrive l’agenzia Ansa.

Enrico Letta (Pd) e un'immagine di Draghi

Enrico Letta (Pd) e un’immagine di Draghi (ansa)

 

Matteo Salvini (Lega) in riunione con i ministri

E’ iniziata alla Digital camera la riunione di Matteo Salvini con ministri, sottosegretari, capigruppo e vice segretari della Lega

Soave (M5s): “Voterò la fiducia all’esecutivo”

“Come annunciato, se il presidente Draghi chiederà la fiducia delle Camere io la accorderò senza alcun dubbio”. Lo cube la deputata del M5s Maria Soave Alemanno in un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno. “Oltre un anno fa, in piena crisi pandemica, ho approvato la formazione di un governo di unità nazionale. Non smetterò di sostenerlo oggi di fronte a un’emergenza sociale, se possibile, ancor più critica”, aggiunge la deputata.

Renzi: “Draghi resti, ma senza trattare con i partiti”

Matteo Renzi, chief di Italia Viva, cube la sua sulla crisi al quotidiano spagnolo El Pais: “Draghi ha i numeri, quindi deve andare avanti fino alla primavera del 2023. Lo chiede il Paese, lo chiede la gente normale e lo chiede l’Europa. Io Preferirei un Draghi Bis. Non escludo che vada avanti con la situazione attuale senza un pezzo del M5s, i tecnicismi dipendono da lui. Ma deve evitare una trattativa. Gli ho suggerito di andare in Parlamento, fare un elenco di ciò che resta da fare fino al 2023 e che lo prendano o lo lascino. Ma che non ci siano trattative con Salvini, Berlusconi, Renzi o Letta”.

Nardella: “Quasi 1600 le firme dei sindaci per il premier”

“Ieri sera abbiamo superato le 1500 firme, siamo quasi a 1600” per l’appello dei sindaci al premier affinché rimanga in carica, e “probabilmente arriveremo a 2000 prima del discorso del presidente Draghi al Senato”. Così Dario Nardella, sindaco di Firenze, in collegamento con Omnibus su La7. “C’è un’adesione larghissima – ha aggiunto – che va da nord a sud, dal centrosinistra al centrodestra, e che nasce da una preoccupazione oggettiva, quella che noi viviamo ogni giorno sul territorio”.

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