Friday, September 9, 2022
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Elezioni politiche 2022, le ultime notizie oggi. Meloni a Cernobbio: “Pnrr si può perfezionare”


Primo il confronto tra i sei chief politici che si candidano a governare il Paese. Matteo Salvini, Antonio Tajani, Giorgia Meloni, Enrico Letta, Carlo Calenda e Giuseppe Conte (unico in videocollegamento), al Discussion board Ambrosetti a Cernobbio, hanno discusso insieme a meno di un mese dalle elezioni, ognuno offrendo la propria ricetta per fronteggiare la crisi energetica. Per Calenda è fondamentale “investire sui rigassificatori” (“E se non si riescono a fare perché c’è una opposizione, a un certo punto si militarizza e si fanno fare lo stesso”), Conte punta advert “abolire l’Irap”, Meloni insiste nel voler modificare il Pnrr (“Non può essere un’eresia dire che possa essere perfezionato”) mentre per Enrico Letta – che ha insistito sul concetto di “affidabilità” del Pd – il Piano rappresenta “la nostra stella polare, il punto di riferimento complessivo. Si può discutere, ma diciamo ‘no’ alle rinegoziazioni”. Matteo Salvini propone “un ministero a Milano, laddove ci sono i brevetti, le grandi sedi, che riunisca le competenze sull’innovazione ora sparse”. E sulle sanzioni nei confronti di Mosca ora chiede “uno scudo europeo per evitare una strage economica”.

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Lapsus di Tajani: telefonai a Matteo Renzi, ma period Salvini

Forza Italia è “parte di una coalizione di centrodestra e non lasceremo mai il centrodestra”: l’assicurazione è di Antonio Tajani che durante il Discussion board Ambrosetti ha spiegato come sia stato diverso quanto accaduto in Europa con la formazione della maggioranza Ursula “per scongiurare che diventasse presidente della Commissione” un esponente del partito socialista che aveva perso le elezioni. Ma lo ha fatto con un lapsus scambiando Renzi e Salvini “Matteo Renzi si ricorda della telefonata che gli ho fatto allora” ha detto Tajani. Ma in realtà si trattava del segretario della Lega, presente oggi che è intervenuto per avvisarlo che aveva “sbagliato Matteo, period Matteo Salvini”. “Avevo una crisi di identità” ha aggiunto fra le risate del parterre.

Tajani: “Forse ponte Morandi non crollava senza No a Gronda”

“Dobbiamo finirla con il partito del No che blocca tutto”. Lo ha detto Antonio Tajani, intervenendo al Discussion board Ambrosetti. “Pensiamo alla Gronda di Genova, bloccata dal partito del No – ha aggiunto il coordinatore di Forza Italia – forse anche il Ponte Morandi non sarebbe crollato se non ci fossero stati quei No”.

Tajani: “Noi siamo parte di una colazione di centrodestra, non la lasceremo mai”

“Non soffro della sindrome del traditore del voto. Noi siamo parte di una colazione di centrodestra, non la lasceremo mai, gli elettori che ci voteranno voteranno una coalizione compatta. Il governo Ursula non ha nulla a che vedere con quello che è successo in italia”. Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, lo cube partecipando a un panel al Discussion board Ambrosetti in corso a Cernobbio (Como), rispondendo a una domanda su una possibile fuoriuscita di FI dalla maggioranza di governo con Lega e FdI. “La ‘maggioranza Ursula’ è nata in Europa per impedire che i socialisti che avevano perso le elezioni europee occupassero il posto di presidente della commisisone Ue che spettava ai popolari”, spiega Tajani.

 

Tajani: “Puntare sul nucleare di ultima generazione”

“Basta con la dipendenza energetica solo da uno. Dobbiamo puntare sull’energia nucleare di ultima generazione”. Così il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, nel corso del Discussion board Ambrosetti a Cernobbio. “Basta con il partito del No – ha aggiunto – che blocca sempre tutto. Pensiamo advert esempio alla Gronda di Genova, bloccata dal partito del No. E forse anche il Ponte Morandi non sarebbe crollato se non ci fossero stati quei No. E quindi dobbiamo raddoppiare l’estrazione di gasoline del nostro Paese”.

 

Ambiente, Tajani: “Non credo nella ‘papessa Greta'”

“Non credo nella papessa Greta Thunberg, ma dobbiamo lasciare un mondo migliore ai nostri figli – ha detto ancora Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Fi partecipando al confronto con gli altri chief politici a Cernobbio – 

Tajani: “Noi dobbiamo puntare sulla nostra forza, milioni di imprenditori in vari settori”

“Noi dobbiamo puntare sulla nostra forza, milioni di imprenditori in vari settori. L’Italia che rappresenta tessuti connettivi importantissimi anche per l’Unione Europea”. Lo cube Antonio Tajani, coordinatore di Fi, al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio, nel suo intervento al dibattito coi politici.

 

Tajani: “Crisi anche per giuste sanzioni alla Russia”

“La crisi energetica è anche conseguenza delle sanzioni che sono state giustamente inflitte alla Russia, perché noi dobbiamo anche credere nei nostri valori  Bisogna pero’ che siano attenuate da una azione della Europa cui da mesi abbiamo chiesto un secondo Restoration plan per affrontare tutto ciò che ha provocato la guerra”. Lo ha detto a margine, Antonio Tajani, coordinatore di Fi, al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio, entrando a Villa Este, prima di intervenire al panel coi politici.

 

Salvini: “Italia non cambierà collocazione occidentale”

“Andiamo al governo e cambiamo le alleanze? No. Restiamo profondamente, orgogliosamente e stabilmente radicati in un occidente libero e democratico che non crede nella guerra e nell’aggressione ma se si adotta uno strumento per danneggiare l’aggressore e siamo al settimo mese di guerra questa è non si è danneggiato, quanto meno ragionare su un cambio mi pare legittimo”. Così il chief della Lega Matteo Salvini parlando dal palco del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio.

Salvini: “Spero Bruxelles decida scudo europeo”

“La Lega ha sempre votato tutti i provvedimenti a favore dell’Ucraina, comprese le sanzioni, perchè un Paese che usa la guerra come strumento di conquista non è Paese con cui ambisco advert avere a che fare. Ma serve uno scudo europeo come durante il Covid e spero che nelle prossime ore lo si attui”. L’ha detto il chief della Lega Matteo Salvini intervenendo al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio.

Salvini: “Propongo ministero innovazione a Milano”

“Propongo un ministero a Milano, laddove ci sono i brevetti, le grandi sedi, che riunisca le competenze sull’innovazione ora sparse”. Così il chief della Lega Matteo Salvini nella tavola rotonda al Discussion board Ambrosetti. Poi precisa: “Qui in sala ci sono molti possibili ministri, non faccio nomi sennò li rovino”, ma ecco “una proposta di sviluppo: un ministero per intelligenza artificiale, innovazione e digitalizzazione che porti l’italia nel futuro a milano, laddove ci sono i brevetti dove ci sono le grandi sedi, senza togliere niente a nessuno, per realizzare l’autonomia”.

 

Ucraina, Salvini: “Avanti con le sanzioni ma proteggiamo Italia”

“Andiamo avanti con le punizioni per l’aggredito ma proteggendo i nostri lavoratori. Vincere le elezioni ereditando un Paese in ginocchio non sarebbe una grande soddisfazione”: lo ha spiegato il chief della Lega Matteo Salvini al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. “Non mi arrendo a chi entra coi carri armati in un altro Paese – ha aggiunto – ma da futura forza di governo mi domando se quello che stiamo facendo serva a danneggiare chi vogliamo danneggiare”.

Ucraina, Salvini: “Ho votato convintamente tutte le sanzioni”

“La Lega ha convintamente votato in Italia e in Europa tutti i provvedimenti a favore dell’Ucraina, sanzioni comprese”: il segretario della Lega Matteo Salvini lo ha detto nel suo intervento al Discussion board Ambrosetti aggiungendo che però “sicuramente serve uno scudo europeo”. “Dobbiamo difendere l’Ucraina? Sì – ha aggiunto – ma non vorrei che le sanzioni danneggiassero più chi le fa che chi le subisce”. “Spero quindi che Bruxelles nelle prossime ore si attui lo scudo” ha concluso.

Energia, Salvini: “Ottobre è tardi, dovremmo copiare la Germania”

“Il problema è che la vita è adesso, ottobre è tardi, stamattina in Germania hanno fatto una cosa che tutti noi dovremmo copiare, altrimenti vinciamo le elezioni con un milione di disoccupati in più. Invece di mettere 30 milioni per l’economia ne metteremo 100 per Naspi e disoccupazioni”. Così il chief della Lega Matteo Salvini nella tavola rotonda al Discussion board Ambrosetti.

 

Salvini: “Mi accusano di putinismo ma difendo solo l’Italia”

“E’ un mese che qualunque cosa che io faccia mi si accusa di putinismo, io difendo solo gli interessi dell’Italia e degli italiani”. Così il chief della Lega Matteo Salvini nella tavola rotonda al Discussion board Ambrosetti.

 

Salvini ricorre alle slide, siparietto con Meloni: “Dai…”

“Le slide? Dai…”, “Eh, le slide… poca spesa, molta resa”. Lo aveva anticipato ieri, che avrebbe fatto parlare i numeri davanti alla platea di Cernobbio, e Matteo Salvini conferma annunciando di arricchire il suo intervento al Discussion board Ambrosetti ricorrendo alle slide. Scelta non nuova alla politica – chiedere a Berlusconi prima e a Renzi poi – ma effettivamente inusuale per il chief della Lega. Tanto che al sentire la parola, Giorgia Meloni sorride e si concede la battuta con l’alleato, che risponde sul medesimo filone. Un siparietto estemporaneo, a metà tra complicità e ‘competitors’ tra alleati.

Meloni: “No scostamento contro i rincari, usare risorse Ue”

Contro i rincari “non sarei per un nuovo scostamento di bilancio. Penso si può provare a parlare con l’Ue per usare le risorse della nuova programmazione europea”. Così la chief di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. “Non comprendo la timidezza europea sul prezzo del tetto del gasoline – ha aggiunto – che se oggi non c’è è perché non è conveniente alla Germania e all’Olanda”. Oltre al value cap “si può scorporare l’energia elettrica dal gasoline – ha concluso – lo si può fare anche a livello nazionale”.

 

Meloni: “Se cade Ucraina non vince solo Putin ma Cina”

“Riportare le catene del valore sotto il controllo nazionale”. E’ quanto propone la chief di Fdi Giorgia Meloni a Cernobbio. “Siamo in una guerra – spiega – e la divisione tra i blocchi durerà. Se l’Ucraina cade e l’Occidente perisce, il vincitore non sarà solo la Russia di Putin ma la Cina”. “Stiamo decidendo la nostra posizione e il nostro futuro e la nostra credibilità”, aggiunge. “Non debbo spiegare che sono migliore dei miei colleghi – afferma Meloni – ma che siamo nel mezzo di un contesto che ha messo a nudo le debolezze dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente”. “Totem che consideravamo indiscutibili come la globalizzazione – conclude – hanno messo a nudo la nostra fragilità e la necessità di ripensare il nostro modello di sviluppo”.

Ucraina, Meloni: “Sfilarsi da alleati problema per l’Italia”

“Se l’Italia si sfila dai suoi alleati, per l’Ucraina non cambia niente ma per noi sì”: la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio ha parlato delle conseguenze damaging di sfilarsi dalle sanzioni alla Russia e dalla vendita di armi. Una questione “di credibilità” ma anche economica, visto che l’80% dell’export avviene con l’Occidente.

Meloni ‘contesta’ Letta sul profilo della campagna

“Non faccio una campagna elettorale basata sul passato” cube Enrico Letta in un momento in cui la regia offre l’inquadratura con tutti i partecipanti al confronto a Cernobbio. E dunque quella schermata rilancia anche fuori del Discussion board Ambrosetti la composta ma chiarissima reazione di Giorgia Meloni: un rotondo “Noooo…” fuori dai microfoni ma chiaramente intellegibile, come si usa quando si vuole intende che la frase appena ascoltata non è assolutamente condivisa

Meloni: “È previsto che il Pnrr possa essere perfezionato”

“Sul Pnrr non può essere eresia dire che siccome è stato scritto prima della guerra in Ucraina non puo essere perfezionato”. Giorgia Meloni, presidente FdI, lo cube partecipando al Discussion board Ambrosetti in corso a Cernobbio (Como). “Questo tema può essere affrontato senza che sia un’eresia – cube Meloni – non vuol dire stravogerlo anche se alcune scelte che sono state fatte dall’italia non sono state pienamente colte nel pnrr, come l’economia blu, le politiche del mare, siamo una piattaforma nel mediterraneo, una posizione strategica felicissima che decidiamo di non sfruttare”. Ciò detto, “il nostro piu grande problema saranno i ritardi che ci hanno lasciato”, aggiunge.

 

Letta: “Senza Pd durante la pandemia le cose sarebbero andate molto peggio per l’Italia”

“Il Pd ha governato e anche è stato costretto a governare. Se non ci fosse stato durante la pandemia le cose sarebbero andate molto peggio per l’Italia. È come la ‘security automotive’ della nostra democrazia: quando c’è un incidente, c’è il caos arriviamo a rimettere a sposto tutto”. Così il segretario del Partito Democratico Enrico Letta parlando dal palco del Discussion board Ambrosetti. “Ma il Pd al quale io credo si presenta con idee: se vince governiamo, se perdiamo saranno altri a governare – ha poi aggiunto – non dico: qualsiasi governo ci sarà andrà benissimo. Perchè se ci sarà un governo nella seria A europea con Francia, Germania, Spagna andra bene, se si andrà volutamente con Ungheria e Polonia nella serie B penso sarà peggio per  il nostro Paese”.

Letta: “Il Pnrr è stella polare, non si può rinegoziare”

“Il Pnrr è la nostra stella polare, il punto di riferimento complessivo. Si può discutere, ma diciamo niente balletti sull’affidabilita’ e ‘no’ alle rinegoziazioni. Se ci mettessimo in un confronto con Bruxelles perderemmo soldi e prospettive per il futuro”. Così il segretario Pd, Enrico Letta, al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio.

Letta: “La nostra Europa è quella della foto in treno per Kiev”

“La nostra Europa è quella della foto di Kiev, dove Italia, Germania e Francia sono l’Europa. Noi non discutiamo con l’Europa, siamo l’Europa”. Così il segretario del Partito Democratico Enrico Letta parlando al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. 

Letta: “Avanti rigassificatori Piombino e Ravenna”

“Bisogna portare avanti i due rigassificatori di Piombino e Ravenna che vanno costruiti”: lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. “Diversificare vuol dire andare a cercare ulteriori fonti di approvvigionamento anche di gasoline – ha aggiunto – serve mettere il tetto europeo e disaccoppiare l’elettricità che viene da rinnovabili e gasoline”. Insomma “serve che l’Europa sia all’altezza – ha concluso – sennò è a rischio la competitività non solo dell’Italia ma dell’intero continente”.

Letta: “Evitare a tutti i costi la recessione”

“Abbiamo tutti la grande responsabilità di tenere viva una prospettiva di speranza che stiamo vedendo in giro ma che rischia di trasformarsi in un momento drammatico”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. “Dobbiamo evitare la recessione a tutti i costi – ha detto – attraverso il tema energetico, le tasse sul lavoro e il Pnrr”. “Confermiamo qui le nostre alleanze nazionali – ha aggiunto – siamo quelli per l’Europa, non dobbiamo discutere con l’Europa perché noi siamo l’Europa”. “Siamo lineari e affidabili – ha aggiunto – sempre per il progresso del nostro Paese”.

Letta: “Non mi pento di essere tornato in politica”

“Sono venuto tante volte al discussion board Ambrosetti, la prima nel millennio scorso, period il 1999, tante volte sono venuto senza ruolo di politica attiva. In molti mi stanno chiedendo se non mi sono pentito di essere ritornato in politica, la risposta è che non mi sono pentito, non sottovaluto la difficoltà che sto vivendo e che stiamo vivendo ma vi assicuro che non c’è onore più grande che battersi per le proprie idee e per cambiare il destino del proprio Paese”. Così il segretario Pd Enrico Letta parlando al Discussion board Ambrosetti.

 

Letta: “Nessuno può dire che non c’period negli ultimi 15 anni”

“Nessuno di noi può dire che non c’period negli ultimi 15 anni, c’è stata una legislatura di centrodestra, una di centrosinistra, una di molti colori. Questo vuol dire che tutti noi dobbiamo fare un discorso di verità sulle responsabilità comuni. Il voto conta, il futuro dell’Italia è in gioco. Ci sono difficoltà ma anche tanti segnali di speranza”. Così il segretario Pd Enrico Letta parlando al Discussion board Ambrosetti.

Letta: “Noi sempre lineari e affidabili”

“Il nostro partito è stato il più lineare nei confronti del governo Draghi. La scelta di far terminare prima l’esperienza è una scelta grave. La legge elettorale attuale richiede delle maggioranze, e le abbiamo fatte. Confermiamo qui le nostre alleanze internazionali, noi siamo per l’Europa, siamo lineari e affidabili sempre per i Paese”. Così il segretario Pd Enrico Letta parlando al Discussion board Ambrosetti.

 

Conte: “Abolire Irap per tutti”

Il M5S è per “l’abolizione dell’Irap a favore di tutti”. Così il chief del M5S, Giuseppe Conte, durante la tavola rotonda dei chief politici al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio, proponendo “uno ‘Statuto degli imprenditori’ che dia chiarezza del diritto, tempi certi una giustizia certa a chi investe”.

 

Letta: “Noi sempre lineari e affidabili”

“Il nostro partito è stato il più lineare nei confronti del governo Draghi. La scelta di far terminare prima l’esperienza è una scelta grave. La legge elettorale attuale richiede delle maggioranze, e le abbiamo fatte. Confermiamo qui le nostre alleanze internazionali, noi siamo per l’Europa, siamo lineari e affidabili sempre per i Paese”. Così il segretario Pd Enrico Letta parlando al Discussion board Ambrosetti.

 

Conte: “Modello superbonus da privilegiare”

“Il modello del superbonus è da privilegiare. E secondo me il modello della libera circolazione dei crediti di imposta non solo ci consente una grande riduzione di Co2 ma anche un meccanismo per generare quella massiccia liquidità a favore di investimenti advert alto moltiplicatore”. Così il chief del M5s, Giuseppe Conte, al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. “Dobbiamo ridurre il 110 a una misura più bassa per incentivare più efficacemente il controllo dei prezzi – ha concluso – ma non c’è stato un aumento dei costi delle costruzioni rispetto agli altri Paesi europei”.

Conte: “Further-debito può proteggere tessuto sociale e imprese”

“L’further deficit in un quadro serio diventa uno strumento per proteggere il tessuto imprenditoriale e sociale”, secondo il chief del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, intervenuto in video collegamento al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. L’inflazione non può essere “un pretesto per tornare a politiche di austerity”. Bisogna invece guardare a una “crescita” che guarda alla “sostenibilità”, anche sociale.

 

Bce, Conte: “Abbandono programma acquisti non è strada giusta”

 “Dubito che l’abbandono dei programmi d’acquisto della Bce e le scelte sui tassi siano la strada migliore per contenere l’inflazione, che è una tassa nefasta che pesa sulle famiglie e non deve essere il pretesto per fare le scelte del passato”. Lo afferma il chief del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio, sottolineando che “l’inflazione è a livelli che non vedevamo da decenni, ma è importata”.

Conte: “Pericoloso rifugiarsi in metodo Draghi”

“Sul ‘metodo Draghi’ ho detto che trovo pericoloso che le forze politiche si rifugino in un cosiddetto metodo che è emergenziale: non si può governare un Paese senza confronto e dialettica politica”. Così il chief del M5S, Giuseppe Conte, durante la tavola rotonda dei chief politici al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. “Le elezioni, lo dico per tutti gli orfani del metodo Draghi, ci sarebbero comunque state dopo cinque mesi e le emergenze, come il conflitto ucraino, resteranno tutte lì sul tavolo anche a febbraio o marzo”.

 

Calenda: “Se fossi Draghi sarei già su Marte, non perdere il suo metodo”

“Mentre noi siamo qui a giocare a racchettoni in campagna elettorale Draghi è alla guida dell’Italia e gli chiediamo di fare questo e quello. Fossi in Draghi sarei già su una navetta per Marte ma che sia lui o no il prossimo premier non si può perdere il suo metodo che è semplicemente il fatto che ha detto dei sì e dei no e ha detto cosa andava fatto, ed è caduto per questo”. L’ha detto il chief di Azione Carlo Calenda parlando dal palco del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio.

Calenda: “Quadra internazionale molto pericoloso, a rischio il nostro export”

“Noi siamo davanti a un quadro internazionale molto pericoloso: un quadro geopolitico che ridisegna una advert una le rotte del nostro export; Io, da vice ministro prima e da ministro poi, mi sono battuto per fare l’accordo di scambio con gli Stati Uniti; lo abbiamo fatto con il Canada. Quel discorso va ripreso. Perché più si chiudono i blocchi più si deve aprire, avere accesso alle democrazie liberali”. Lo ha detto il chief di Azione Carlo Calenda intervenendo al Discussion board Ambrosetti in corso a Cernobbio.

 

Calenda: “Vogliamo spezzare il bipopulismo che spacca l’Italia”

“Vogliamo spezzare il bipopulismo che spacca l’Italia – afferma il chief di Azione, Carlo Calenda, alla tavola conclusiva del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio – Il problema è che la Bce non ci garantirà più niente free of charge, il Tpi richiede il rispetto del Pnrrr e poi c’è lo tsunami dell’energia e dell’inflazione”. “Bisogna ottenere il disallineamento delle rinnovabili dal gasoline, prevedere indennizzi per chi ha pagato troppo e poi rigassificatori. Chi oggi chiede più produzione di gasoline, ieri chiedeva di chiudere le trivelle. Noi – prosegue – spendiamo la metà dei fondi europei, ma dobbiamo spendere 5 volte tanto. Il rischio – conclude Calenda – è che un politica ambientale ideologica provochi la desertificazione delle imprese, risultato il mondo sarà inquinato di più con meno posti di lavoro. La transizione ambientale si fa mettendo cose gestite perché non ci sono cose da fare di sinistra o di destra, ci sono solo cose di buon senso”.

Calenda: “Posso guidare il Paese ma è meglio Draghi”

“Non ho problemi a candidarmi alla guida del Paese, ma Draghi è più bravo. Non è una competizione, dobbiamo cercare di tenercelo”. Così il chief di Azione Carlo Calenda al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. Far tornare Draghi “può succedere se prendiamo molti voti – ha concluso – se fossi in lui starei già su una navetta per Marte. Ma che sia lui o meno non si può perdere il modo in cui si è lavorato”.

Calenda: “Non c’è un pericolo fascismo in Italia, ma c’è un pericolo anarchia, cioè non si riesce a fare niente”

“Io non penso che ci sia un pericolo fascismo in Italia, c’è un pericolo anarchia, cioè non si riesce a fare niente. Dobbiamo allora riprendere quello che Draghi stava facendo: mettere assieme gli italiani non dividere tra buoni e cattivi”. L’ha detto il chief di Azione Carlo Calenda intervenendo nel dibattito tra i chief politici in programma al Discussion board Ambrosetti in corso a Cernobbio.
“Per questo come facevano gli antichi romani proporremo di mettere nei ministeri solo persone che hanno già esperienze gestionali significative nel pubblico o nel privato – ha aggiunto – non è una rivoluzione, non è onesti contro disonesti, fascisti contro comunisti ma è fare dell’Italia un Paese serio che fa cose serie, non sommergendolo di bonus”.

Calenda a Cernobbio: “Non si può dire no a tutto”

“C’è il rischio che la politica ambientale ideologica porti alla desertificazione manifatturiera, non si può dire no a nucleare, no a tutto”. Cosi Carlo Calenda, chief di Aziond al Discussion board Ambrosetti.

Energia, Lamorgese: “Rischiamo un inverno difficile”

C’è “preoccupazione” per la situazione che si potrà avere in Italia in inverno, se dovessero chiudere aziende ed arrivare bollette salate. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, lo ha detto al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio spiegando che il prossimo governo, “chiunque dovesse vincere”, dovrà continuare nella linea Draghi. “Anche sull’energia certamente occorrerà che venga seguita un pò la linea che è stata knowledge fino advert ora, perché non si può rischiare che ci sia poi un inverno particolarmente difficile, anche considerando gli aspetti di ordine e sicurezza pubblica”. “È una preoccupazione che
abbiamo – ha aggiunto Lamorgese – quando vediamo che le imprese dovessero eventualmente chiudere anche a causa dei prezzi dell’energia e del gasoline”, con la conseguente perdita di posti di lavoro, e poi sapendo che “arriveranno le bollette sperando che si arrivi a una riduzione in base al lavoro che si sta facendo in Europa perché anche su questo sarà l’Europa a dare la linea a tutti i Paesi come fatto a suo tempo con tutti i vaccini”. “E’ un problema troppo grosso – ha aggiunto – e non funziona che ogni Paese vada per conto proprio”.

 

Al through il confronto a Cernobbio tra i sei chief politici

Al through sul palco del Discussion board Ambrosetti a Cernobbio il confronto tra i sei chief politici. Matteo Salvini, Antonio Tajani, Giorgia Meloni, Enrico Letta, Carlo Calenda e Giuseppe Conte (unico in videocollegamento), per la prima volta discutono insieme a meno di un mese dalle elezioni. Gli interventi, ha spiegato il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, sono in rigoroso ordine alfabetico, con dieci minuti a testa e poi le domande. Numerosi gli imprenditori presenti, che hanno detto di sperare in meno promesse e più fatti. “Manca una visione dal punto di vista dell’impresa privata del futuro, delle liberalizzazioni”, commenta Andrea Costantini, dell’Agrati Group che da alcuni anni frequenta il Discussion board. Niente discorsi su tassisti, sui balneari “sono assenti le decisioni impopolari per ridurre la spesa ma solo promesse che saranno irrealizzabili”. “La flat tax è bella in astratto – ha aggiunto – ma crea debito in più. Mi aspetterei un messaggio sul ruolo e la dignità dell’impresa”.

Letta: “Tempo con Calenda? Ora impegno per il 25 settembre”

Dopo le elezioni il Pd farà tempo con Calenda? “Adesso ci impegnamo sul 25 settembre che è la partita più importante. Quel che accadrà dopo, accadrà una volta che il risultato elettorale sarà arrivato”. Enrico Letta, segretario del Pd, ha risposto così ai cronisti a margine del Formum Ambrosetti.

Letta: “Sulle sanzioni alla Russia Salvini irresponsabile”

“Sul tema delle sanzioni alla Russia e della guerra non si può scherzare. Non si può buttare questa questione nella campagna elettorale con frasi in libertà che rischiano di fare un danno pesantissimo all’affidabilità dell’Italia e dell’Europa”. Lo ha detto Enrico Letta a margine del Discussion board Ambrosetti commentando le parole di Matteo Salvini. “Trovo irresponsabile questo modo di fare campagna elettorale sulla pelle dell’affidabilità del Paese come fa Salvini”, ha aggiunto il segretario del Pd. “Questa vicenda – ha concluso – va gestita insieme agli alleati europei e bisogna trovare soluzioni alla questione dell’energia”.

Calenda: “Cercheremo di fare un governo più largo possibile”

“Questo Paese ha bisogno di riappacificarsi e lavorare insieme e dopo anni di populismo è ridotto in macerie. Noi invece vogliamo fare le persone serie, rispettare i nostri impegni internazionali e fare accadere le cose”: così il chief di Azione, Carlo Calenda, che a margine del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio si è detto pronto a fare “un governo il più largo possibile”. “Io cerco il dialogo con tutti”, ha aggiunto rispondendo alla domanda se cercherà di parlare con Forza Italia. “Non voglio distruggere il Pd, Forza Italia, non voglio distruggere niente anche perché – ha aggiunto – il Paese è già distrutto quindi non c’è niente da distruggere c’è solo da ricostruire. Chi ci vuole votare lo fa per l’concept che abbiamo di Paese”. “Se si vuole fare le persone serie, rispettare gli impegni internazionali e fare accadere le cose, allora votate noi e noi cercheremo di fare un governo più largo possibile, cercheremo di tenere Mario Draghi che in questo momento è presidente del Consiglio e impostare agenda di serietà e buon senso” ha concluso.

(fotogramma)

 

Brunetta: “Sì alle sanzioni alla Russia”

“Bisogna confermare la posizione geopolitica dell’Italia in questo momento e questo vuol dire sì alle sanzioni per nostra liberà, la libertà dell’Ucraina e del mondo”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, nel corso del Discussion board Ambrosetti a Cernobbio.

Letta: “Con la destra l’Italia retrocede in serie B”

“Noi possiamo stare nella serie A europea insieme ai grandi paesi europei come Germania, Francia e Spagna, oppure possiamo scendere nella serie B europea, perché scegliere la destra che ha come rapporti preferenziali quelli con i governi ungherese e polacco significa retrocedere dall’Europa di serie A all’Europa di serie B”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo in collegamento al lancio della campagna elettorale di +Europa. “La posta in gioco di queste elezioni è tra due idee d’Italia e di Europa”, aggiunge Letta, “la posta in gioco non è solo sul futuro dell’Italia ma anche sul futuro delle ‘Europa, perché l’Italia, uno dei paesi fondatori, potrebbe prendere la strada dell’Ungheria e della Polonia”.

 

Brunetta commosso a Cernobbio: “Non mi candido, decisione dolorosa. Servirò il Paese fuori dal Palazzo”

Il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, si commuove sul palco del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. Rispondendo alla domanda sul perché non si è candidato, il ministro ha replicato “ho preferito continuare a fare questo mestiere per ancora due mesi e poi tornerò magari a fare il mio vecchio mestiere facendo il professore”. “Intendo continuare a dare una mano a questo Paese senza essere in Parlamento, una decisione – ha proseguito interrompendosi per la commozione – non facile e dolorosa che sia foriera di cose buone”.

Letta: “Se vince la destra a brindare è Putin, poi Orban e Trump”

“Le parole di Salvini di ieri sono chiarissime e ci indicano la strada che prenderà l’Italia se vincesse la destra. Se vincesse la destra il 25 settembre sera brinderebbe in primo luogo Putin, poi Orban e poi Trump”. Lo ha detto Enrico Letta in collegamento intervenendo alla presentazione dei candidati di più Europa e a Roma.

 

Lamorgese: “Se aumentano i migranti non è per il ministro”

“Se ci sono stati aumenti dei flussi di migranti non è perché Lamorgese li ha fatti venire in Italia, ma per la situazione particolarmente complessa” a livello globale: il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, lo ha detto parlando al Discussion board Ambrosetti a Cernobbio. Come esempi ha portato la situazione della Libia, dove non c’è un referente ma “due governi”, e le difficoltà vissute dalla Tunisia.

Brunetta: “La iattura non sono le elezioni, ma errore cease a governo Draghi”

“La iattura non sono le elezioni, che sono il massimo momento della verità, ma l’errore è stato chiudere questa straordinaria avventura del Governo Draghi prima del dovuto”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, nel corso del Discussion board Ambrosetti a Cernobbio. “Attraverso le parole di Draghi – aggiunge – voglio dirvi che l’Italia ce la farà ancora una volta”.

 

Calenda: “Rigasifficatori anche militarizzando”

“Di rigassificatori ne servono tre, uno a Ravenna, uno a Piombino e l’altro al Sud. E se non si riescono a fare perché c’è una opposizione, ricordo che a un certo punto si militarizza e si fanno fare lo stesso”: lo ha detto Carlo Calenda, chief di Azione, a margine del Discussion board Ambrosetti a Cernobbio.

Energia, Tajani: “Intervenire cercando di evitare scostamento”

“Mi auguro che anche Paolo Gentiloni si impegni per dare vita a un tetto europeo a prezzo del gasoline. È una richiesta che noi stiamo facendo da settimane, e speriamo, come pare, che si stia veramente raggiungendo l’obiettivo”: lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani parlando a margine del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. Contro i rincari dell’energia “prima si interviene e meglio è – ha aggiunto – dobbiamo fare di tutto per non fare uno scostamento di bilancio”. Se poi la situazione “dovesse peggiorare a causa di ritardi – ha concluso – è inevitabile andare a pensare a uno scostamento. È importante che ci sia un’azione europea”.

Calenda: “Salvini sulle sanzioni? Non vale la pena parlarne”

“Cosa sostiene Salvini? Che è l’Europa che ha invaso l’Ucraina? Io mi ricordo Salvini quando diceva no alle trivelle e lo ricordo oggi quando cube sì alle trivelle. Ne abbiamo viste talmente tante che non credo valga nemmeno la pena parlarne”. Così il chief di Azione, Carlo Calenda, commentando le recenti dichiarazioni sulle sanzioni del chief della Lega Matteo Salvini a margine del discussion board Ambrosetti di Cernobbio.

Carfagna: “Preoccupati da chi cube di voler rinegoziare il Pnrr, significherebbe bloccarlo” 

“Noi abbiamo voluto dare ai cittadini del mezzogiorno il messaggio che con il Pnrr diamo la possibilità di camminare con le proprie gambe, spetterà al prossimo governo decidere cosa fare”. Così Mara Carfagna, ministro per il Sud e la coesione territoriale, ospite a Cernobbio del Discussion board Ambrosetti. “Ci preoccupiamo quando sentiamo parlare di rinegoziazione del piano, perché come ha detto il ministro Franco significa di fatto bloccarlo”, avverte la ministra.

 

Tajani (FI): “Il governo centrodestra darà stabilità al Paese”

“Il centrodestra vincerà le elezioni con un margine necessario per governare e per dare stabilità al Paese”. Lo ha detto Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, a margine del Discussion board Ambrosetti. “Il Terzo Polo sarà il quarto polo, perchè non mi pare che raccolga tanti consensi”, ha aggiunto.

Calenda a Letta: “Stai perdendo il senso della realtà”

“Direi che il dibattito si sta alzando di livello. Enrico Letta, non porto orologi, ma nel caso, essendo notoriamente elitario, direi più Vacheron Constantin veri che Rolex falsi. Ci vediamo fra poco a Cernobbio e ne parliamo”. Lo scrive su Twitter Carlo Calenda, chief di Azione, in risposta alle affermazioni del segretario dem Enrico Letta secondo cui il Terpo Polo “vende Rolex falsi”.

Orlando: “Sull’agenda sociale protagonista è il Pd”

Sul posizionamento a sinistra “diciamo che il M5s ci ha riflettuto molti anni. Se oggi è diventato di sinistra dovrebbe almeno iniziare a fare qualche fase di rodaggio prima di autocelebrarsi. Quello che é certo é che nel corso di questi mesi sull’agenda sociale il protagonista è stato il Pd in collaborazione con il M5S, talvolta nonostante la loro distrazione”. Lo ha ribadito il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine del suo intervento al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. Sul salario minimo “noi stavamo lavorando su una legge che metteva insieme diversi disegni di legge presentati da Pd e M5s”, ha spiegato Orlando sottolineando che questa “non é una cosa semplice da fare senza il confronto con le parti sociali e senza costruire una maggioranza parlamentare”. Anche perché “se fosse stata una cosa semplice  – ha concluso – sarebbe stato introdotto durante il Conte-bis”.

Letta: “M5S e Calenda attaccano il Pd perché sanno di perdere”

Alle elezioni del 25 settembre “l’italia democratica e progressista, e la lista plurale che la rappresenta, darà una bella prova di sé. Una cosa è certa: il Pd c’è e ci sarà sempre. E questo a dispetto dei tanti che volevano e vogliono distruggerlo, come è accaduto ai socialisti francesi. Lo ha ricordato ieri Romano Prodi: sono surreali questi attacchi al Pd da parte di M5S e Calenda. Ma forse sono anche l’ammissione di una debolezza, la prova del fatto che sanno di aver già perso e vogliono far perdere anche il Pd”. Il segretario dem Enrico Letta lo cube in un’intervista al ‘Manifesto’.

 

Gelmini: “Dichiarazioni di Salvini su sanzioni preoccupano”

“La proposta di Salvini di superare le sanzioni preoccupa, non solo perchè sarebbe una scelta che isolerebbe profonderebbe l’Italia e una scelta sbagliata ma anche perchè di fonte a questa affermazione non c’è stata una precisazione né di Foza Italia né di Fratelli d’Italia”. L’ha detto la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini incontrando i giornalisti a margine del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio.

Carfagna: “Salvini su sanzioni come propaganda Putin”

“Quelle di Salvini sulle sanzioni sembrano posizioni difficili da comprendere. Sembra di ascoltare la propaganda di Putin e di Medvedev”. Lo ha detto la ministra per il Sud, Mara Carfagna, arrivando al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. “Preoccupa che un Paese come l’Italia che strizza l’occhio a Putin – ha aggiunto – poi non c’è dubbio che bisogna capire quanto e come le sanzioni siano impattanti sulla nostra economia”. Infatti “bisogna proteggere famiglie e imprese – ha proseguito – ma é anche indubbio che le sanzioni abbiano fortemente indebolito l’economia russa con centinaia di imprese che sono andate through da Mosca, il Pil che é crollato e l’inflazione alle stelle”. Insomma, “raccontare una realtà diversa – ha concluso Carfagna – significa fare il gioco della Russia”.

Imprese, Orlando: “Aprire la governance anche ai lavoratori”

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando pone il “tema della partecipazione dei lavoratori alla governance dei grandi soggetti” industriali “sulla falsariga di quanto avviene in Germania”. Lo ha detto intervenendo al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio proprio di fronte a una platea composta prevalentemente da imprenditori “Il tema – spiega il Ministro – è evitare che i lavoratori siano solo soggetti passivi di fronte a tutte queste trasformazioni”. “È un tema sul quale io credo sia utile interrogarsi”, conclude.

Salvini: “Probabile Russia ‘controsanzioni’ chiudendo gasoline”

“È probabile che non arrivi più gasoline russo”. Matteo Salvini, dai microfoni di Rtl 102,5, premette “non voglio fare l’uccello del malaugurio” ma esemplifica così la possibilità di un ulteriore inasprimento della risposta russa alle decisioni Ue: “Se sanzioni Rtl perché vuoi farla chiudere, Rtl cosa fa, sta ferma o reagisce e prova a controsanzionare?”. “Io spero di no, ma sulla sopravvivenza del Paese, delle famiglie e delle imprese, la politica non deve dividersi”, aggiunge il chief della Lega.

Salvini: “Scostamento assolutamente necessario”

“Lo scostamento di bilancio è assolutamente necessario: meglio mettere ora 30 miliardi adesso piuttosto che tirarne fuori 100 di miliardi a dicembre per pagare i cassintegrati”. Lo afferma il chief della Lega, Matteo Salvini, a Rtl 102,5.

Orlando: “M5S? Non ha appoggiato molte proposte del Pd”

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando invita a “vedere cosa è stato fatto in questi mesi” sui temi della cosiddetta ‘agenda sociale’. Rispondendo a una domanda sulla possibile concorrenza del Movimento 5 Stelle al Pd su questi temi, Orlando afferma che “molte mie proposte non hanno trovato sostegno da parte del M5S, poi non c’è stato un momento in cui il M5S ha posto questioni di carattere sociale che non hanno trovato il sostegno da parte del Pd”. “Dovremo spiegare ai lavoratori e ai cittadini – aggiunge – come quello che è stato fatto sui temi sociali in questi mesi sia conseguenza di un’iniziativa politica prevalentemente del Pd”.

Lavoro, Orlando: “Rivedere le dinamiche della contrattazione”

“Bisogna rivedere le dinamiche della contrattazione, non si può più accettare che contratti scaduti da molti anni restino senza rinnovo”. Lo afferma il ministro del Lavoro Andrea Orlando a margine del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio. “Bisogna lavorare sul fronte del lavoro povero – spiega –  con un intervento sul salario minimo e poi dobbiamo intervenire per contrastare il dumping contrattuale e i contratti pirata”. “Gli interventi sul cuneo fiscale sono importati – aggiunge Orlando –  ma lo sono ancora di più se innescano risposte su tutte le questioni sociali. Da soli rischiano di produrre un effetto una tantum, destinato poi advert esaurirsi”. Da qui, secondo il ministro, la necessità di “rimettere in moto un meccanismo di contrattazione che funziona, in grado di assorbire l’effetto dell’inflazione senza produrre un effetto moltiplicatore”. Tra i temi posti da Ortlando c’è poi quello della competitività del Paese. “In questi anni si è parlato molto di immigrazione – afferma – e si è parlato poco di emigrazione”. “Un milione di italiani sono andati a lavorare in altri Paesi spiega – e se a questo sommiamo l’effetto della curva demografica, ci rendiamo conto del perché in alcune filiere non si trovano più lavoratori”. “Salari e lotta al lavoro povero – conclude – sono fondamentali per la competitività del Paese”. 

Salvini: “Tenere sanzioni alla Russia, levarle sarebbe un cendimento. Ma l’Europa intervenga”

“L’Europa cube che non si revocano le sanzioni? Bene. Uno da solo non va da nessuna parte, io non abbaio alla luna. Teniamole, senno è un cedimento alla Russia? Va bene, ma Lega e centrodestra chiedono uno scudo europeo. Lo cube il chief della Lega, Matteo Salvini, ospite di Rtl 102.5. “Le sanzioni non funzionano, chi invade un paese ha torto marcio, abbiamo sempre sostenuto ogni aiuto alla Ucraina, sono passati ora parecchi mesi e le bollette del gasoline si arrivano a pagare anche il triplo, la guerra va avanti e le casse della Russia si riempiono di quattrini”. Questa – aggiunge – non è una opinione, sono numeri”.

 

 

Orlando: “Possibile strumento europeo su modello Certain”

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando è fiducioso che si possa intervenire a livello europeo sul tema dell’energia con uno strumento simile al fondo Certain. Lo ha detto a margine del Discussion board Ambrosetti di Cernobbio sottolineando che “il fondo Certain ha funzionato sotto tutti i punti di vista, è servito durante il periodo del Covid ed è stato finanziato sui mercati anche con dei bond”. “Con altri Paesi e altri ministri del Lavoro, in particolare con Spagna e Belgio – ha aggiunto –  abbiamo avanzato l’ipotesi di rendere strutturale questa misura”. Lo scopo, a suo dire, è “affrontare questa fase legata al caro energia, ma anche il tema delle competenze e dei contraccolpi che si determinano in alcune filiere come conseguenza delle grandi transizioni, sia quella digitale che quella verde”. “Naturalmente – ha spiegato Orlando – questa richiesta ha trovato una certa freddezza da alcuni Paesi, i cosiddetti frugali”. “Un ostacolo molto forte però – ha concluso – period lo scettiscismo della Germania, ma dopo le dichiarazioni del cancelliere Scholz di qualche giorno fa e anche della Von Der Leyen, a mio avviso ci sono le condizioni per riprendere questo tipo di discussione e chiuderla con qualche elemento di successo”.

Salvini: “Serve scudo Ue per evitare strage economica”

“Abbiamo votato tutte le sanzioni contro la Russia. Ma ora per evitare una strage economica serve uno scudo europeo”. Lo afferma il chief della Lega, Matteo Salvini su Rtl 102.5. “Voglio vincere le elezioni e governare un Paese vivo, sennò avremmo un milione di disoccupati in più”.

(ansa)

Salvini: “Con Meloni sorridiamo di divisioni inventate”

Matteo Salvini non ritiene necessario un tavolo di chiarimento nel centrodestra sul file sanzioni e, intervistato da Rtl 102,5, il chief della Lega smentisce dissonanze sul tema con Giorgia Meloni: “Ci sentiamo diciotto volte al giorno e sorridiamo per i litigi che non ci sono e che i giorali inventano”.

Letta: “Il Terzo polo vende Rolex falsi”

“Draghi ha governato bene ed è un patrimonio della Repubblica. Trovo volgare la corsa a usarne il nome quasi in contumacia. Citando Zingaretti, chi si presta a questo gioco fa come quelli che vendono Rolex alle bancarelle. Non ci vuole un occhio raffinato per vedere che sono falsi. Io ricordo solo che Iv non ha votato la riforma Cartabia sulla giustizia. E che Azione period ondivaga sulla strategia europea di Draghi sul gasoline e contro l’ingresso dell’Ucraina in Ue, un cardine della sua politica estera”. Lo cube il segretario Pd Enrico Letta in una intervista al Manifesto.

 

Orlando: “Una cig per aiutare le imprese esiste già”

Parlando delle aziende che rischiano la chiusura a causa dell’emergenza energia il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha spiegato che “una cassa integrazione che affronta anche questo tema esiste ed è frutto della riforma degli ammortizzatori sociali fatta con l’ultima legge bilancio”. “Chiaro che se lo shock dovesse proseguire e se le condizioni divenissero più estreme si tratta di capire se non si possano realizzare condizioni di maggior favore per le imprese – ha poi aggiunto incontrando i giornalisti a margine del suo intervento al Discussion board Ambrosetti di Cernobbio – ma già oggi le imprese che hanno una situazione di difficoltà possono accedere advert alcuni strumenti”.

Cernobbio ‘tribuna’, mezzogiorno di fuoco per i sei chief

Il palco del Discussion board Ambrosetti a Cernobbio come una ‘Tribuna politica’: sarà un mezzogiorno di fuoco per i sei chief dei principali schieramenti politici chiamati per la prima volta a confrontarsi tutti insieme in questa campagna elettorale. A intervenire al workshop sul Lago di Como che riunisce il gotha della finanza e della politica saranno Carlo Calenda, Giuseppe Conte (in videocollegamento), Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani. La formulation sarà quella del giro di tavolo, con due ore di dibattito moderato dal direttore del Corriere della sera, Luciano Fontana.

 



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