Roma, 13 set. (Adnkronos) – “Parlare di Giuliano Amato significa attraversare la storia recente dell’Italia repubblicana, significa cogliere, seguendo il suo percorso in innumerevoli sedi accademiche e istituzionali lo spirito del cambiamento nel consolidarsi della democrazia. In questo percorso la storia nazionale si intreccia con l’Europa”. Così la vice presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra intervenendo a Palazzo della Consulta in occasione del saluto al presidente uscente Giuliano Amato, il cui mandato scadrà il prossimo 18 settembre.
“Sentiremo risuonare nella digital camera di consiglio il suo ‘insomma’ e ci ricorderemo che ha pronunciato spesso questa parola dopo lungo silenzio – prosegue – Giuliano Amato ha operato nel cuore di alcune delle principali istituzioni fra cui la nostra Corte, alla ricerca di soluzioni meditate. Lo ha fatto senza mai smettere di essere professore. Al centro sempre i più giovani, la passione nella formazione di una nuova classe dirigente, la fiducia in una crescita collettiva”, ricorda.
“Riavvolgiamo il nastro di questo saluto – conclude Sciarra dopo avere indicato i salienti passaggi della storia personale, istituzionale e accademica del presidente uscente – Imprevedibilmente lo leggiamo in un libro di favole, scritte per i suoi figli, un libro con una copertina colorata e accattivante che si intitola i’Il drago e la principessa’. Un’altra immagine che riflette lo spirito dell’uomo dedicato agli affetti, ma sempre vigile nell’insegnare, nel proporre soluzioni anche quando racconta favole. E così al re insicuro e infelice che non riesce a credere in sé e dunque a crescere, lancia un messaggio: un re deve imparare advert essere più forte dei cattivi pensieri”.