Tutti su TikTok a caccia della “Generazione Z”. A poco più di tre settimane dalle elezioni anche Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e il Pd di Enrico Letta sbarcano sul social community frequentato maggiormente da giovani e giovanissimi. Un goal che la politica fatica terribilmente a intercettare ma che adesso, in vista del rush finale della campagna elettorale, punta a raggiungere sperando di conquistare almeno in parte in vista del 25 settembre, quando i 18enni saranno chiamati al voto per la prima volta anche per il rinnovo dei componenti del Senato. L’impresa non si annuncia facile, la piattaforma d’altronde è popolata da chi spesso e volentieri si diverte a confezionare video mettendo nel mirino i cosiddetti “boomer”.
A mettere il carico da novanta ci pensa Giovanni Floris che a In Onda, giovedì 1 settembre, stronca i piani delle new entry Silvio Berlusconi e Matteo Renzi che vanno advert aggiungersi a Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte e Carlo Calenda. “Non credo che le piazze ormai abbiano un’influenza così forte per cui se advert agosto non ci sono piazze cambia il risultato come credo che l’esperienza di TikTok non porterà grossi voti a nessuno dei contendenti” evidenzia il conduttore di La7 ospite nell’ultima puntata dell’edizione estiva condotta da Marianna Aprile e Luca Telese scatenando immediatamente l’ironia dei due giornalisti. “È una piazza virtuale dove provare a intercettare un pubblico giovane” sottolinea Aprile. “Avete preso l’ospite sbagliato, non sono nemmeno su Twitter” scherza Floris che spiega. “Sono sicuro che sono dei linguaggi differenti, studiarlo e capirlo credo sia molto importante. Temo che si possa presi molto in giro, si rischiano figuracce”.