Roma, 8 set. (Adnkronos) – E’ una storica dell’arte ma si sta anche laureando in Giurisprudenza. Lavora con altri 3 soci, tutti underneath 35, in un’azienda agricola che produce olio biologico, a Scillato nelle ‘sue’ Madonie. Maria Saeli, classe 1988, è la candidata di Più Europa a Bagheria ed è anche la tesoriera -la più giovane tra le forze politiche- del partito guidato da Benedetto Della Vedova e Emma Bonino. “Come la vedo? Sono fiduciosa. E’ una campagna complicata ma entusiasmante e per noi siciliani doppia: politiche e regionali con il sostegno a Caterina Chinnici, una donna che saprà dare il massimo”.
La television e i social sono per la campagna elettorale dei massive ma sul territorio, “è tutta in presenza, un incontro dopo l’altro a battere tutto il collegio”, spiega Saeli all’Adnkronos appena uscita da un’iniziativa con imprenditori della zona della Madonie. “Si corre, i tempi sono strettissimi e io mi sono anche divisa con l’impegno a Roma da tesoriera con la preparazione di tutta la documentazione per la presentazione del simbolo. E’ andata bene. Le liste sono state approvate e le nostre sono tutte composte da persone che hanno mostrato meriti sul campo nel proprio territorio”.
Saeli ha aderito a Più Europa nel 2019. “Ne faccio parte sin dall’inizio, l’abbiamo fondata qui in Sicilia nel gennaio del 2019”, racconta e in quello stesso anno venne candidata alle europee nelle circoscrizione Isole. E ora le politiche. “Se c’è una cosa che si percepisce è verso di noi, il Pd e la nostra coalizione c’è una grande attenzione da parte dei giovani. Quando si cube che nei sondaggi il centrosinistra è primo tra i giovani, lo si riscontra negli incontri e nelle iniziative che si fanno in giro”.
E questa ‘attenzione’ da parte dei giovani e dei suoi coetanei la 34enne Saeli se la spiega soprattutto con l’attenzione ai diritti “civili e sociali. Diritti che con Giorgia Meloni a palazzo Chigi, la candidata di Più Europa vede “a rischio. Meloni non è una garanzia rispetto a diritti a faticosamente conquistati. Sta facendo una campagna elettorale finta”.
In che senso? “Cerca di fare la moderata ma questa sua pacatezza si scontra con posizioni assunte fino all’altro ieri come al famoso comizio di Vox. E poi basta guardare come si comporta Fdi dove amministra: il diritto all’aborto messo a rischio nelle Marche è diventato un caso nazionale. Da giovane e donna non mi sento garantita da Meloni e credo che questa convinzione sia condivisa da molti della mia età visto che nei sondaggi Fdi è tra i partiti meno votati dai giovani”.