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Grido d’allarme sull’economia italiana e sulla necessità e l’urgenza di investire soldi per aiutare imprese e famiglie advert affrontare il caro bollette. Ne ha parlato il leghista Armando Siri nel corso della puntata di “Controcorrente” in onda mercoledì 14 settembre. Le sanzioni alla Russia faranno sentire i loro effetti definitivi tra qualche anno e, nel frattempo, la situazione dell’economia rischia di arrivare al punto di non ritorno.

“Noi possiamo anche aspettare che le sanzioni abbiano effetti concreti sulla Russia e che Putin ritorni sui suoi passi – ha detto Armando Siri nel corso di Controcorrente – Ma nel frattempo in Italia rischiamo posti di lavoro e che la filiera economica salti completamente per aria. I soldi servono adesso. Avevamo dato la nostra disponibilità a proseguire il governo anche senza il M5s. Insomma non abbiamo fatto niente. In quel momento il presidente del Consiglio non è stato disponibile e siamo arrivati al voto. La parola adesso passa agli italiani. Ma se le sanzioni avranno effetto nel 2023-2024, nel frattempo noi abbiamo la gente che si fa prestare i soldi dagli usurai per pagare le bollette”.