Wednesday, September 28, 2022
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Ucraina – Russia, le information dalla guerra oggi: Putin verso l’annessione del Donbass


Ultimo giorno del referendum a Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Mentre si appresta a proclamare l’annessione delle quattro regioni, Vladimir Putin sfida ancora una volta gli Stati Uniti concedendo la cittadinanza russa a Edward Snowden, l’uomo che rivelò i programmi segreti di sorveglianza di massa dei governi americano e britannico. Sul fronte interno, il Cremlino fronteggia crescenti proteste contro la mobilitazione militare. Per sfuggire all’arruolamento ben 260mila russi avrebbero già abbandonato il Paese


La guerra in Ucraina, le tensioni globali: cosa c’è da sapere


Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia

 

Casa Bianca: russi non vogliono combattere la guerra di Putin

I cittadini russi “non vogliono la guerra di Putin” e “c’è solo una persona che può fermare la guerra, il presidente Putin”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, commentando le recenti proteste che hanno fatto seguito alla mobilitazione imposta dal presidente russo. “Quello a cui assistiamo – ha aggiunto – non è forza, ma debolezza da parte del presidente Putin”.

Stoltenberg: prendere sul serio minacce nucleari di Putin, prepariamoci a sostenere Ucraina a lungo

“Non dico che l‘uso delle armi nucleari da parte della Russia sia probabile ma l’uso costante della retorica di un loro uso da parte di Vladimir Putin è preoccupante e dobbiamo prendere questo rischio sul serio”. Lo ha detto Jens Stoltenberg partecipando a una riunione del gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo. Stoltenberg ha sottolineato che la retorica nucleare, i falsi referendum e la mobilitazione russa sono chiaramente una “escalation” del conflitto. L’Occidente deve prepararsi a sostenere l’Ucraina per lungo tempo. “Le guerre sono imprevedibili, nessuno può dire quanto durerà questa guerra”, ha sottolineato Stoltenberg, “potrebbe continuare a lungo e quindi dobbiamo essere pronti a sostenere l’Ucraina nel lungo periodo. Abbiamo bisogno di aumentare la produzione di armi”.

(ansa)

Blinken: Kiev userà le nostre armi anche nei territori annessi, Occidente non riconoscerà mai ‘referendum’

“Le armi che stiamo fornendo sono state finora usate in modo efficace dagli ucraini. Kiev ha il diritto di continuare a difendersi anche nei territori che saranno eventualmente annessi dalla Russia. Dal nostro punto di vista non cambia niente, non li riconosceremo mai”. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una conferenza stampa a Washington con il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar. L’Occidente, ha aggiunto, “non riconoscerà
mai” i referendum organizzati dalle autorità filorusse nelle regioni ucraine occupate da Mosca per sancirne l’annessione.

(afp)

Mosca: in regione Zaporizhzhia 93% elettori per annessione, in regione Donetsk 98,6%, in regione Lugansk 97,9%, in regione Kherson 96,7%

Dopo lo scrutino del 50% delle schede nella regione di Zaporizhzhia il 93,18% degli elettori è favorevole all’annessione con la Russia. Lo riporta Ria Novosti citando le autorità locali. Nell’autoproclamata Repubblica di Donetsk la percentuale di elettori che ha votato per l’annessione alla Russia è del 98,69%. Lo riporta la Tass. Nell’autoproclamata repubblica di Lugansk il 97,93% degli elettori ha votato per l’annessione alla Russia. Lo riporta Ria Novosti. Nella regione di Kherson il 96,75% degli elettori ha votato per l’annessione alla Russia. Lo rende noto la Tass.

(reuters)

Usa, prime indicazioni da confermare su Nord Stream indicano un attacco, piccolo impatto su forniture Ue

“Le fughe di gasoline dal Nord Stream sono sotto indagine, i primi report indicano che siano state causate da un attacco ma sono solo le prime notizie”. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una conferenza stampa a Washington con il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar. “Nei prossimi mesi dobbiamo lavorare per mettere high-quality alla dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia”, ha sottolineato il segretario di Stato Usa. Blinken però ci tiene a precisare che gli Stati Uniti “non hanno ancora confermato le prime informazioni” secondo le quali le fughe di gasoline dai gasdotti Nord Stream “potrebbero essere il risultato di un attacco o di un sabotaggio”. Un eventuale sabotaggio, ha aggiunto Blinken, “non sarebbe nell’interesse di nessuno”. Le fughe di gasoline da Nord Stream “non
avranno un impatto significativo sulla resilienza energetica dell’Europa”, ha chiosato il segretario di Stato americano.

Cardinale Parolin: minaccia uso armi atomiche ripugnante

Un mondo “vicino all’abisso di una guerra nucleare”. A ribadirlo, come riporta Vatican Information, è il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, intervenuto ieri alle Nazioni Unite in un incontro advert alto livello per la Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari. La minaccia dell’uso di questo tipo di armi nel conflitto in Ucraina, che ha riportato, ha detto, la guerra in Europa advert una dimensione mai vista da generazioni è “ripugnante”.

(reuters)

 

Frontex, 66mila russi entrati in Ue in ultima settimana, +30%

“Sono 66mila i cittadini russi entrati in Ue nell’ultima settimana, un aumento del 30% rispetto alla settimana precedente”. Lo riferisce l’agenzia europea Frontex, sottolineando che “la maggior parte dei cittadini russi sta entrando in Ue attraverso i varchi di frontiera di Finlandia ed Estonia“. Lo scorso mercoledì, 21 settembre, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione parziale di riservisti per andare a combattere in Ucraina.

 

Kazakistan, 98mila russi entrati dopo mobilitazione

Sono circa 98mila i russi che sono entrati in Kazakistan da quando il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione parziale dei riservisti per combattere nella guerra in Ucraina. Lo annunciano le autorità kazake, mentre gli uomini continuano a fuggire dalla Russia by way of terra e in aereo verso Paesi vicini nel tentativo di evitare il richiamo per la mobilitazione. Nell’annunciare il numero di russi che attraversano il confine, il ministro dell’Interno del Kazakistan Marat Akhmetzhanov ha affermato che le autorità non rimanderanno a casa coloro che stanno evitando la chiamata, a meno che non siano su una lista di ricercati internazionali per accuse penali.

(ansa)

Zelensky stasera interviene a consiglio sicurezza Onu

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interverrà stasera alle 21 ora italiana advert una sessione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite convocata per condannare i referendum ‘farsa’ nei territori occupati russi.

Stoltenberg: referendum non cambiano nulla, Nato con Kiev

“Ho appena parlato con il presidente Zelensky e ho chiarito che gli alleati della Nato sono incrollabili nel nostro sostegno alla sovranità e al diritto di autodifesa dell’Ucraina: i referendum fasulli indetti dalla Russia non hanno alcuna legittimità e sono una palese violazione del diritto internazionale, queste terre sono dell’Ucraina”. Lo ha scritto su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Premier Polonia Morawiecki: fuga di gasoline da Nord Stream è sabotaggio

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha parlato di “sabotaggio” commentando l’imponente fuga di gasoline dal gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico, in Danimarca. “Non conosciamo ancora i dettagli di quello che è successo lì, ma possiamo vedere chiaramente che c’è stato un atto di sabotaggio”, ha detto Morawiecki citato da Dpa oggi a Goleniow vicino a Stettino, in Polonia, dove ha assistito all’apertura del gasdotto Baltic Pipe. Questo atto di sabotaggio è “probabilmente il prossimo livello di escalation con cui abbiamo a che fare in Ucraina”.

Gazprom: respingiamo richieste Naftogaz

Gazprom “respinge categoricamente tutte le pretese di Naftogaz Ukrainy sul procedimento avviato in merito al transito del gasoline russo verso l’Europa: i servizi non forniti dalla parte ucraina non dovrebbero e non saranno pagati”. E’ quanto fa sapere la società russa in una nota. “Oggi, Gazprom ne ha informato il Segretariato della Corte arbitrale internazionale (IAC) della Digicam di commercio internazionale e l’attuale capo della NJSC Naftogaz dell’Ucraina – si legge – Naftogaz Ukrainy, senza giustificato motivo, ha rifiutato di adempiere ai propri obblighi di transito attraverso il GIS Sohranivka e il fatto stesso della mancata prestazione di servizi è stato riconosciuto dalla società ucraina. Naftogaz Ukrainy è ben consapevole che, ai sensi dell’accordo del 30 dicembre 2019, il mancato adempimento degli obblighi da parte sua non significa alcun pagamento anche se Naftogaz Ukrainy rivendica un evento di forza maggiore sul territorio dell’Ucraina”.

Ucraina: quasi 44mila russi entrati in Finlandia da annuncio mobilitazione

Dal 21 settembre a ieri, quasi 44mila russi sono entrati in Finlandia attraverso il confine con la Russia e più di 22mila ne sono usciti in direzione di altri Paesi, secondo il sito internet della Guardia di frontiera finlandese. Se fino al 21 settembre, quando la Russia ha annunciato una mobilitazione “parziale”, ogni giorno sono entrati in Finlandia più di 3mila russi, dopo il 21 settembre il numero di coloro che sono entrati è salito a 4-8mila al giorno. Soltanto ieri, gli ingressi hanno riguardato “7.743 russi, passati attraverso il confine terrestre”, secondo quanto riferito dalla Guardia di Frontiera.

Operazione Doppelganger, Russia clona media europei per diffondere faux information

Soggetti non identificati con base in Russia conducono dal maggio 2022 un’operazione di disinformazione mirata a diffondere in Europa articoli, video e sondaggi falsificati, usando ‘cloni’ di almeno 17 media europei, tra cui la Bild, il Guardian e Rbc Ukraine. L’operazione, denominata Doppelganger, viene svelata da Eu Disinfo Lab, una Ong con sede a Bruxelles, in un rapporto pubblicato oggi. Gli autori dell’operazione hanno acquistato decine di domini Web dai nomi simili a quelli dei media autentici, copiandone il design. Le false informazioni vengono poi diffuse sfruttando in particolare i social media (l’operazione è tuttora in corso), con alcuni obiettivi principali: dipingere l’Ucraina come uno Stato corrotto e fallito, oltre che nazista; negare il massacro di Bucha; diffondere timori relativi all’impatto che le sanzioni imposte contro la Russia avranno sulla vita di tedeschi, italiani, lettoni, francesi e britannici.

Russia: media, reporter fermati a corteo contro mobilitazione

Alcuni giornalisti sono stati fermati dalla polizia russa mentre coprivano le manifestazioni di ieri contro la mobilitazione in Daghestan, nel Caucaso russo, e tra loro c’è anche la reporter freelance Yulia Vishnevetskaya, che lavora per Radio Liberty: lo riferisce la stessa testata americana citando Idris Yusupov e Serghiei Ainbinder, due giornalisti che dicono di essere stati rilasciati circa 17 ore dopo l’arresto. I due reporter denunciano che i poliziotti hanno sequestrato i telefonini ai giornalisti fermati e hanno negato loro di poter contattare un legale.

 

Ucraina, osservatrice italiana: referendum anomalo, ma nessuno minacciato

Un voto certamente “anomalo”, ma “non ho visto nessuno votare sotto la minaccia delle armi, anche se non so poi dietro cosa succeda”. Graziarosa Villani è tra i 13 osservatori italiani che si sono recati nel Donbass e nelle regioni dell’Ucraina sotto il controllo russo dove dal 23 settembre si sta svolgendo un referendum sull'”adesione” a Mosca. Un voto definito una “farsa” da Kiev e bollato come illegale dalla comunità internazionale.”Siamo partiti la sera del 22 settembre per Istanbul e da lì a Mosca. Poi a bordo di un aereo militare abbiamo raggiunto Rostov e poi chi il Donbass e chi, come me, la Crimea“, afferma all’Adnkronos Villani, precisando di aver ricevuto l’invito dal Heart for Worldwide Interplay and Cooperation con sede a Mosca tramite un documento firmato dalla “direttrice” Maria Prokofieva e datato 20 settembre. Gli osservatori non hanno ricevuto denaro dai russi, che hanno provveduto ai costi del soggiorno, prosegue la giornalista del settimanale L’Ortica del Venerdì.

Fonti Nato: stiamo esaminando trigger fuga gasoline Nord Stream

“La Nato sta monitorando attentamente la situazione nel Mar Baltico. Gli alleati stanno esaminando le circostanze delle fughe di gasoline e scambiando informazioni, anche con Finlandia e Svezia“. Lo fa sapere un funzionario dell’Alleanza Atlantica sentito dall’ANSA in riferimento alle perdite di gasoline dal gasdotto Nord Stream.

Mosca, 4 ottobre possibile voto Senato su annessione regioni

Alla prossima riunione, in programma per il 4 ottobre, la Digicam alta della Russia, cioè il Consiglio federale, potrebbe prendere in considerazione l’annessione delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia se i risultati dei referendum andranno in tal senso. Lo ha annunciato Valentina Matviyenko, presidente del Senato russo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

Usa: pronti advert aiutare l’Ue dopo le fughe dal Nord Stream

Gli Stati Uniti sono pronti a sostenere gli europei dopo le fughe di gasoline dal Nord Stream. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. “I nostri companion europei condurranno le indagini, noi siamo pronti a sostenere i loro sforzi”, ha affermato la Casa Bianca che non ha voluto “speculare” sulle trigger della fuga. “Questo episodio dimostra quanto sia importante il nostro impegno comune per trovare forniture di gasoline different per l’Europa“.

(reuters)

Kazakistan ribadisce propria “neutralità” e chiede “unità e armonia”

Il presidente del Kazakistan Kasim Jomart Tokayev ha ribadito la propria “neutralità” in materia di politica estera, in particolare per quanto riguarda la guerra fra Russia e Ucraina, sottolineando l’importanza dell'”unità e armonia” per il proprio Paese. Con questa politica, ha spiegato, il Kazakistan “cerca di aderire a una posizione politica neutrale per mantenere la tempo con gli Stati vicini e all’interno del Paese. In questo momento molto difficile, in cui la situazione si è aggravata a causa delle sanzioni e dal confronto tra le potenze, è particolarmente importante mantenere il consenso tra la popolazione”.

Filorussi: da referendum maggioranza per unificazione

Nelle quattro regioni ucraine occupate dalle forze di Mosca oltre il 96% dei cittadini che hanno partecipato ai referendum si è espresso per l’unificazione con la Federazione Russa. E’ quanto risulta dallo spoglio parziale dei voti, secondo i dati preliminari diffusi dalle locali autorità separatiste. Nel dettaglio, nell’autoproclamata repubblica di Donetsk sarebbe stato scrutinato il 14,07% delle schede e il 97,79% dei votanti si sarebbe espresso a favore dell’unificazione. La percentuale dei voti favorevoli all’annessione sarebbe poi pari al 97,83% nel Lugansk, dove sarebbe stato scrutinato il 21,11% delle schede e – secondo la Commissione Elettorale russa – l’affluenza si sarebbe attestata al 92,6%. Nelle regioni di Kerson e Zaporizhzhia i voti a favore dell’unificazione sarebbero rispettivamente pari al 96,97% (con lo scrutinio al 14%) e al 98% (con lo scrutinio al 20%).

(afp)

Gasoline: media, due forti esplosioni vicino a Nord Stream

L’osservatorio sismico svedese ha rivelato “due forti esplosioni” nelle acque nei pressi del tratto del gasdotto Nord Stream interessato da perdite. Lo riferisce la televisione nazionale svedese Stv. “Non c’è dubbio che si tratti di esplosioni”, ha dichiarato all’emittente Bjorn Lund, docente di sismologia e direttore della rete sismica nazionale svedese, “si vede chiaramente come le onde rimbalzino dal fondo alla superficie. Non c’è dubbio che sia stato uno scoppio”. Una delle esplosioni, aggiunge Stv, ha avuto una magnitudo di 2,3 ed è stata registrata in ben 30 stazioni di misurazione nel Sud della Svezia.

Nord Stream, riunioni di crisi in Danimarca e Svezia

Riunioni di emergenza per la gestione delle crisi sono state convocate in Danimarca e in Svezia dopo la scoperta di fughe di gasoline lungo la tratta off shore del gasdotto Nord Stream, al largo delle coste danesi e svedesi. La ministra degli Esteri svedese, Ann Linde, in contatto con l’omologo danese Jeppe Kofod, ha spiegato, in una intervista advert Aftonbladet, che a Stoccolma prenderanno parte alla riunione diversi ministri e direttori di agenzie del governo. “Non voglio fare speculazioni su quello che è accaduto. Bisogna capirlo con certezza e come influisce sulla nostra sicurezza”, ha affermato. Riunioni sono in corso anche in Danimarca, ha confermato Kofod dopo aver preso parte a un incontro alla Commissione esteri del Parlamento.

Ucraina: riconquistato un altro insediamento in regione Kharkiv

Le forze armate ucraine hanno riconquistato l’insediamento di Kupiansk-Vuzlovy, nella regione di Kharkiv, sulla sponda Ovest del fiume Oskil. Lo riferisce, secondo il Kyiv Unbiased, il governatore dell’Oblast, Oleg Syniegubov. Resta sotto il controllo russo ancora il 6% della regione di Kharkiv, aggiunge Syniegubov.

 

Gasoline: falle in Nord Stream, avvistate fuoriuscite gasoline in mare

Vaste fuoriuscite di gasoline sono state avvistate nel mar Baltico dopo che tre falle sono state riscontrate nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 che collegano Russia ed Europa. Lo hanno riferito le forze armate danesi tramite foto e video in cui si vede il mare ribollire.

 

Xi scrive a Putin: cordoglio per le vittime di Izhevsk

Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato un messaggio di cordoglio al suo omologo russo Vladimir Putin, manifestando vicinanza per le vittime della sparatoria in una scuola nella città di Izhevsk. Nel suo messaggio, ha riferito l’agenzia Xinhua, “Xi si è detto scioccato” nell’apprendere la gravità degli eventi: “A nome del governo e del popolo cinese e a proprio nome, Xi ha espresso profondo cordoglio per le vittime dell’incidente e honest condoglianze alle famiglie in lutto”.

Ministra esteri Francia Colonna a Kiev: in arrivo sanzioni. Kuleba: referendum non influiranno su campo battaglia

In seguito all’organizzazione dei quattro referendum di annessione nei territori ucraini occupati, ci saranno “nuove sanzioni” contro la Russia: lo ha detto la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, in visita oggi in Ucraina. In una conferenza stampa al fianco del suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, la Colonna ha detto che questa sua “nuova presenza a Kiev significa che noi abbiamo voluto inviare ancora una volta un messaggio di amicizia e sostegno della Francia all’Ucraina”. La Francia – ha aggiunto la ministra – sarà “al fianco di Kiev fin quando l’Ucraina ritroverà la sua piena sovranità”. Il verdetto dei “referendum” per l’unificazione con la Russia appena conclusi nelle regioni ucraine occupate da Mosca “non avranno alcuna influenza sulle politiche, sulla diplomazia e sulle azioni dell’Ucraina sul campo di battaglia”, ha sottolineato, invece, Kuleba.

(afp)

Kiev: su Nord Stream attacco russo terroristico pianificato e aggressione contro Ue

“La ‘fuga di gasoline’ dal Nord Stream 1 non è altro che un attacco terroristico pianificato dalla Russia e un atto di aggressione nei confronti dell’Ue. La Russia vuole destabilizzare la situazione economica in Europa e provocare il panico pre-inverno”. Lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La migliore risposta e  investimento per la sicurezza” è fornire “carri armati all’Ucraina. Soprattutto quelli tedeschi…”, aggiunge.

 

Ucraina: appello chief religiosi, non riconoscere i referendum

Un appello a “tutti i Paesi del mondo a non riconoscere gli pseudo-referendum tenuti dalle autorità di occupazione russe nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina” e un invito alle autorità della Federazione Russa advert “abbandonare il piano criminale di annessione”. A lanciarlo è il Consiglio pan-ucraino delle Chiese e delle Organizzazioni religiose nel giorno in cui nei territori temporaneamente occupati delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson si chiudono i seggi elettorali voluti dalle autorità di occupazione russe per l’annessione di queste regioni alla Federazione Russa. Il Consiglio pan-ucraino delle Chiese, riporta il Sir, è sceso in campo con una dichiarazione che è stata diffusa anche in lingua italiana. “La sovranità dell’Ucraina”, scrivono i chief religiosi, “si estende a tutto il suo territorio” e questo territorio “è integro e inviolabile entro i confini esistenti, internazionalmente riconosciuti e costituzionalmente stabiliti”.

Ucraina: Meta blocca rete propaganda russa di 1.600 account Fb

Una rete tentacolare di disinformazione con origine in Russia ha cercato di utilizzare centinaia di account falsi sui social community e dozzine di siti internet di notizie false per diffondere il punto di vista del Cremlino sull’invasione dell‘Ucraina. Lo rivela Meta, società proprietaria di Fb e Istagram, riferendo di avere identificato e disattivato l’operazione prima che riuscisse a guadagnarsi un pubblico vasto. Secondo quanto riferito da Meta, sono oltre 1.600 gli account faux che erano usati per diffondere la propaganda russa fra gli utenti in Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Ucraina. L’operazione, riferisce ancora Meta, coinvolgeva oltre 60 siti internet creati per imitare siti reali, compresi quelli di testate come il Guardian e Der Spiegel, solo che anziché le notizie riportate da quelle testate i siti faux contenevano hyperlink alla propaganda russa e advert articoli di disinformazione sull’Ucraina. Secondo Fb, si tratta del più grande e più complesso sforzo di propaganda russa rilevato da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio.

(reuters)

Ucraina: legge finanziaria 2023 prevede guerra tutto l’anno

La bozza di legge finanziaria in Ucraina è stata predisposta sulla base della previsione che le ostilità nel Paese continueranno per tutto il 2023. Lo ha detto in un’intervista a Ukrinform il presidente della commissione Bilancio del Parlamento di Kiev, Yuriy Aristov. “In queste difficili condizioni per l’Ucraina, la Verkhovna Rada prevede di accelerare il processo per approvare il bilancio statale per il 2023 non prima del primo dicembre, come previsto dalla legge, ma entro la high-quality o addirittura la metà di ottobre. A tal high-quality, i rappresentanti del popolo hanno convenuto di non presentare troppi emendamenti, limitandosi solo alle proposte più urgenti per il Paese. La commissione Bilancio del Parlamento si augura che sia così, e che si eviti il “tradizionale invio dei desiderata dei deputati”, ha spiegato Aristov.

In fuga dalla Russia, coda di oltre 16 km al confine con Georgia

L’annuncio della mobilitazione parziale da parte del presidente russo Vladimir Putin legato alla guerra in Ucraina ha portato molti russi a fuggire dall’arruolamento.  In base alle “immagini del satellite tv for pc Maxar una coda di russi lunga oltre 16 km si è formata lungo il confine con la Georgia. “Story mobilitazione ha costretto più di 115mila persone advert andare all’estero”.

Ucraina: nodo value cap petrolio russo in sanzioni, Budapest si oppone

Sull’introduzione del tetto al prezzo del petrolio russo nel nuovo pacchetto di sanzioni, previsto in un primo momento, la Commissione europea sta ancora ragionando sul da farsi. Lo apprende LaPresse da fonti diplomatiche Ue. “La Commissione sta ancora riflettendo se inserirlo, anche per allineare le sanzioni Ue alla decisione già presa in sede di G7”. Va però considerato – spiega la fonte – che a dicembre entrerà in vigore l’embargo alle importazioni al petrolio russo, deciso nel pacchetto di sanzioni di maggio, e di fatto il value cap riguarderebbe solo quei paesi che hanno ottenuto l’eccezione per poter continuare a ricevere greggio da Mosca, ovvero Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia. L’Ungheria tuttavia non ne vuole sapere di nuove sanzioni sull’energia e la misura rischia di andare incontro a un nuovo veto, con un conseguente danno di immagine all’unità europea.

Putin avverte: “Cease a gasoline e petrolio se Ue impone il value cap”

Ucraina: ultimo giorno referendum in zone occupate, oggi nei seggi

È iniziato l’ultimo di cinque giorni di voto nelle quattro regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, occupate dalla Russia. Un voto che è atteso venga usato da Mosca come pretesto per l’annessione dei territori ma che viene respinto come ‘farsa’ da Kiev e dagli alleati occidentali. Secondo quanto riferito dalle autorità filorusse, oggi la votazione si svolge nei seggi e non con il voto porta a porta come nei giorni precedenti. La sicurezza è molto alta almeno in una delle zone in cui si vota: lo stato maggiore dell’esercito ha riferito che i viaggi nella regione meridionale occupata di Kherson “sono completamente bloccati in entrata e in uscita”. Il tutto mentre l’esercito ucraino riferisce di avere colpito 7 camion delle forze russe a Kherson nell’ultima giornata.

Onu, 6 mila civili uccisi in Ucraina da inizio guerra

“Advert oggi, abbiamo documentato che 5.996 civili sono morti e 8.848 sono rimasti feriti” dall’inizio del conflitto in Ucraina. “Tra i morti ci sono 382 bambini.
Questi numeri riflettono singoli incidenti confermati, i numeri effettivi sono molto più alti”. Lo ha affermato il capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner, presentando oggi il nuovo rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) sull’Ucraina.

Il Kazakhstan: “Circa 98 mila i russi fuggiti da noi dopo la mobilitazione”

Sono circa 98mila i russi fuggiti in Kazakhstan dalla Russia da quando, mercoledì scorso, è stata annunciata la mobilitazione militare parziale voluta dal Cremlino per far fronte alla guerra in Ucraina. Lo ha reso noto il ministero dell’interno advert Astana, aggiungendo che 64mila russi hanno lasciato il Paese.

Il governo di Astana non ha dato i numeri delle settimane precedenti, cosicchè non è possibile un confronto. Ma poco prima il presidente kazako aveva fatto sapere che il suo Paese proteggerà i russi in fuga, segnalando un’indiretta condanna dell’invasione in Ucraina da parte di quello che è un regime tradizionalmente alleato di Mosca. “In questi ultimi giorni, molte persone sono arrivate dalla Russia nel nostro Paese. La maggior parte di loro è costretta advert andarsene a causa di una situazione senza by way of d’uscita” ha detto Kassym Jomart Tokayev. “Dobbiamo prenderci cura di loro, garantire la loro sicurezza”, ha continuato Tokayev. Allo stesso tempo, il presidente kazako ha osservato che l’integrità territoriale degli Stati dovrebbe essere un principio incrollabile: “E’ un principio chiave. Ne ho sempre parlato apertamente e chiaramente in ambito internazionale. Non è un caso che nel mio recente discorso dal più alto podio dell’Onu, l’ho ribadito”.

Nord Stream, le autorità dell’Energia danesi: “C’è veramente un gran buco”

Le autorità danesi hanno precisato che una delle falle nel gasdotto Nord Stream non è una “puccola frattura”, ma “un grande buco”. E’ “difficile immaginare” che le tre fughe di gasoline che si sono verificate sui gasdotti nord stream 1 e 2 siano “accidentali”. Lo ha detto la prima ministra danese, Mette Frederiksen, non escludendo la possibilità di un “sabotaggio”. “Non e’ usuale avere tre fughe di gasoline a distanza una dall’altra. Per questo, è difficile immaginare che si accidentale”, ha dichiarato Frederiksen alla stampa danese a margine di un viaggio in Polonia, parlando delle fughe di gasoline riportate dai gasdotti al largo dell’isola danese di Bornholm.

Fughe di gasoline da Nord Stream, per Berlino potrebbero essere frutto di “attacchi mirati”

I gasdotti Nord Stream potrebbero essere stati danneggiati da attacchi mirati. Lo riporta il quotidiano tedesco Tagesspiegel, secondo cui per il governo federale la perdita di pressione in rapida successione nei due gasdotti non sarebbe una coincidenza.

(ansa)

Fughe di gasoline da Nord Stream, il premier danese: “Difficile immaginare siano accidentali”

Secondo il premier danese “è difficile immaginare che le tre fughe di gasoline dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 siano accidentali”.

Fughe da Nord Stream 1 e 2, la Ue: “Non c’è impatto sulle forniture”

“La Commissione europea è stata informata riguardo a tre fughe individuate nei gasdotti Nordstream 1 e Nordstream 2, due nel primo e una nel secondo” ma “per il momento queste fughe non hanno messo a repentaglio la sicurezza degli approvvigionamenti dal momento che le consegne di gasoline sul Nordstream 1 sono azzerate da settimane e il Nordstream 2 non è ancora autorizzato advert operare”. Lo ha dichiarato Tim McPhie, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa. “Seguiamo l’impatto potenziale della fuga di metano, un gasoline con effetti importanti sul cambiamento climatico e l’inquinamento dell’aria, e siamo in contatto con gli Stati membri sulla navigazione marittima”, ha aggiunto il portavoce. “E’ prematuro speculare sulle trigger”, ha detto McPhie rispondendo a una domanda su un potenziale sabotaggio delle condotte.

Berlino: “Indaghiamo sulle perdite di gasoline da Nord Stream 1 e 2”

Non è stata ancora determinata la causa di misteriose perdite e cadute di pressione sui gasdotti che vanno dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico, avvenute in coincidenza con l’avvio di un nuovo gasdotto destinato a emancipare l’Europa dal gasoline russo. Nessuno dei gasdotti, Nord Stream 1 e 2, trasportava gasoline dalla Russia vista l’interruzione dell’erigazione seguita all’invasione dell’Ucraina. Tuttavia, entrambi erano pieni di gasoline naturale, che viene utilizzato per riscaldare le case, generare elettricità e far funzionare le fabbriche. L’autorità marittima danese ha emesso un avviso asi naviganti e stabilito un’space vietata con l’obiettivo di garantire che le navi non transitino vicino alle perdite: c’è rischio incendio. Le autorità svedesi hanno inviato avvertimenti simili. Le perdite negli oleodotti sono state rilevate a nord-est e sud-est dell’isola danese di Bornholm. “Le autorità e il governo stanno seguendo da vicino la situazione”, ha affermato il ministro dell’Energia danese Dan Jorgensen, secondo i media danesi. Il ministero dell’Economia tedesco ha affermato che si sta indagando sulla causa del calo di pressione nel Nord Stream 1, “attualmente non conosciamo il motivo del calo di pressione”, ha spiegato. Gli oleodotti sono stati al centro di una guerra energetica tra Europa e Russia dall’invasione dell’Ucraina a high-quality febbraio.

Perdite nei gasdotti NordStream1 e 2, Varsavia accusa la Russia

Varsavia punta il dito contro Mosca per le tre fughe di gasoline scoperte lungo i gasdotti NordStream 1 e NordStream 2. Per le autorità polacche si tratterebbe di una provocazione russa: “Purtroppo, il nostro vicino persegue costantemente una politica aggressiva. Se è capace di una politica militare aggressiva in Ucraina è ovvio che non si può escludere alcuna provocazione, anche…in Europa occidentale”, ha dichiarato il viceministro degli Esteri Marcin Przydacz. 

Nel Mar Baltico due fughe di gasoline dal gasdotto Nord Stream 1 tra Russia e Germania

Il gasdotto Nord Stream 1 che collega la Russia alla Germania è stato interessato da due fughe di gasoline nel Mar Baltico. A lanciare l’allarme, le autorità danesi e svedesi il giorno dopo l’annuncio di una’altra perdita dal gasdotto Nord Stream 2. Oggetto di un braccio di ferro geopolitico, i due gasdotti gestiti da un consorzio dipendente dal colosso russo Gazprom non sono operativi come conseguenza della guerra in Ucraina. Ma entrambi erano ancora pieni di benzina e contengono gasoline sotto pressione. Nord Stream Ag, l’operatore della rete, ha riferito da parte sua che tre condotte deli gasdotti Nord Stream 1 e 2 hanno subito danni “senza precedenti” in un solo giorno. E ha spiegato che è impossibile stimare quando potrà essere ripristinata la capacità di funzionamento dei due. 

Nessun movie presentato agli Academy Awards da Mosca, si dimette il regista Chukrai, presidente della Commissione russa

Il presidente della commissione russa per la nomination all’Oscar si è dimesso, secondo quanto riportato martedì da un’agenzia di stampa statale, dopo che il paese ha deciso di non presentare un movie agli Academy Awards per il 2022. In una feroce lettera parzialmente pubblicata dalla TASS, Pavel Chukhrai, il cui movie “The Thief” è stato nominato per un Oscar nel 1997, ha scritto che la Movie Academy del paese aveva deciso unilateralmente di non candidare un movie senza consultarlo. Definendo la decisione come “illegale”, Chukhrai ha detto che si sarebbe ritirato. Anche un altro membro della commissione si è dimesso per protesta, ha detto. La Russia Movie Academy non ha spiegato perché non ha presentato un movie agli Oscar. Nella sua dichiarazione ha tuttavia sottolineato che Chukhrai ne period il presidente, senza fornire ulteriori dettagli. La commissione russa degli Oscar determine quale movie proporre per il prestigioso premio come Miglior movie internazionale, precedentemente noto come Miglior movie in lingua straniera. La Russia ha vinto l’ultima volta il premio nel 1994 con “Burnt by the Solar”, su un ufficiale dell’Armata Rossa e sua moglie colpiti dal ritorno di un ex amante durante l’epurazione di Stalin nel 1936. Gli ultimi due movie russi nominati per il miglior lungometraggio internazionale sono stati “Leviathan ” e “Loveless”, nel 2014 e nel 2017, di Andrey Zviaginstev, uno dei pochi registi che nei suoi movie affronta temi politici.

Un ufficio di reclutamento russo al confine con la Georgia, “visto il traffico aumentato in uscita” 

In Ossezia del Nord, la repubblica russa al confine con la Georgia, sarà presto allestito un checkpoint per il controllo e l’arruolamento di quanti cercano di lasciare la Russia by way of terra per sfuggire alla mobilitazione decisa dal Cremlino. Lo ha reso noto su Telegram il ministero dell’Interno georgiano. L’ufficio di arruolamento sarà allestito al posto di blocco del valico Verkhny Lars. La decisione, scrivono le agenzie russe, è stata presa “sullo sfondo del significativo aumento del traffico” della zona.

Il Kazakhstan: proteggeremo i russi in fuga dal reclutamento

Il presidente kazako ha assicurato martedì che il suo Paese proteggerà i russi che fuggono in Kazakistan per sfuggire alla mobilitazione militare in corso in Russia per inviare rinforzi per combattere in Ucraina. “Negli ultimi giorni, molte persone sono venute da noi dalla Russia. La maggior parte è costretta advert andarsene a causa di una situazione disperata”, ha detto Kassym-Jomart Tokayev. “Dobbiamo prenderci cura di loro, garantire la loro sicurezza”, ha aggiunto questo alleato di Mosca, ma che ha preso le distanze dal Cremlino dall’offensiva russa in Ucraina. Il presidente kazako ha condannato ancora una volta il conflitto in Ucraina e ha chiesto il rispetto dell’integrità territoriale in un momento in cui la Russia sta organizzando i cosiddetti referendum in quattro regioni ucraine per annetterli. “L’integrità territoriale di uno Stato deve essere inalienabile, è un principio fondamentale”, ha ricordato. “Nelle nostre instant vicinanze è in corso una grande guerra. Dobbiamo ricordarlo, pensando soprattutto alla nostra sicurezza”, ha aggiunto Tokayev. Alleato della Russia e in particolare membro di un’unione economica e doganale, il Kazakhstan, ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, coltiva comunque buoni rapporti anche con l’Occidente e la Cina. L’offensiva di Mosca contro l’Ucraina ha suscitato in alcuni kazaki timori di diventare anche il bersaglio delle ambizioni russe, in particolare a causa del suo lungo confine con la Russia e della sua numerosa minoranza etnica russa. Nel Caucaso, al confine con la Georgia, le autorità della regione russa dell’Ossezia del Nord hanno ammesso una “situazione tesa” al checkpoint di Verkhni Lars.

Russi in coda alla frontiera con la Finlandia

Russi in coda alla frontiera con la Finlandia (afp)

Medvedev: “Abbiamo il diritto di usare le armi nucleari se necessario”

L’ex presidente russo Dmitrij Medvedev ha detto – stando a quanto riferito dall’agenzia Ria Novosti – che la “Russia ha il diritto di usare le armi nucleari se necessario”. Ha poi aggiunto: “Non è un bluff”, facendo così eco alle parole del presidente Vladimir Putin che aveva avvertito che Mosca è pronta a usare qualunque mezzo per difendersi da attacchi e che “non si tratta di un bluff”. Medvedev ritiene che anche se la Russia sarà costretta a usare l’arma più terribile contro Kiev, “la Nato non interferirà direttamente nel conflitto”.

(ansa)

Russia: superato 50% affluenza, validi i referendum

 La Russia ha annunciato la “validità” dei referendum per l’annessione dei quattro territori occupati dalla Russia in Ucraina. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa Tass, infatti, è stato già superato il quorum del 50% dei votanti. In particolare, lunedì 26 l’affluenza alle urne è stata dell’86,89% nella regione di Donetsk, dell’83,61% a Luhansk, del 63,58% a Kherson e del 66,43% a Zaporizhia.

 

Kiev: situazione tesa nella centrale nucleare di Zaporizhzhia

“La situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhya è tesa. I dipendenti non vogliono collaborare con i russi e cercano di lasciare i territori temporaneamente occupati dalle forze armate di Mosca. La parte occupata della regione di Kherson è completamente chiusa in ingresso e in uscita”. Lo scrive su Fb lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate dell’Ucraina nel consueto messaggio delle 6 sulla situazione militare.

Kiev: distrutta una chiatta russa vicino a Kherson

L’esercito ucraino ha distrutto una chiatta militare russa e tre sistemi missilistici Pantsir. La chiatta è stata colpita vicino a Kherson mentre le truppe di Mosca tentavano di creare un ponte tra le rive del fiume Dnipro. Lo ha riferito il comando operativo meridionale dell’Ucraina come riportato dal Kiev Indipendent.

 

Kiev: missili su Zaporizhzhia

 “Il nemico ha attaccato Zaporizhzhia. I razzi erano mirati alle infrastrutture, che sono state colpite. Informazioni su eventuali vittime e sui danni sono in corso di chiarimento”. Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh. L’allarme per attacco aereo è scattato verso le 5 ora locale (le 4 in Italia) e subito dopo – come riportato sui social – in città si sono sentite numerose esplosioni.

 

Kiev: Mykolaiv “pesantemente” bombardata

La città di Mykolaiv è stata “pesantemente” bombardata durante la notte. Lo ha riferito su Telegram il sindaco Oleksandr Senkevych, precisando che gli attacchi sono stati due e hanno interessato numerous zone della città. “Sono stati danneggiati edifici civili, in particolare strutture residenziali e negozi, oltre alla rete di approvvigionamento idrico”.

Russia, sparatoria in una scuola di Irkutsk dove si svolgevano operazioni di arruolamento

Kiev: corridoi terrestri per il grano importanti anche per motivi di sicurezza

“Information l’imprevedibilità della Federazione Russa e il suo comportamento nel Mar Nero, i ‘corridoi di solidarietà’ creati sulle rotte terrestri tra l’Ucraina e l’Ue rimangono estremamente importanti non solo per interessi commerciali, ma anche per motivi di sicurezza”. Lo ha detto – come riporta Ukrinform – il ministro delle Politiche agrarie e dell’alimentazione ucraino, Mykola Solskyi, in una conferenza stampa a Bruxelles. Solskyi ha anche sottolineato che i corridoi rimarranno di vitale importanza “anche dopo la high-quality della guerra, dopo la vittoria” dell’Ucraina.

 

Russia: l’Onu assuma una posizione più equilibrata

 Il viceministro degli Esteri russo Sergei Vershinin, durante un colloquio con il vicesegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari politici e il consolidamento della tempo Rosemary DiCarlo, ha invitato l’Onu advert assumere una linea più equilibrata e imparziale nei confronti dell’Ucraina. Lo riferisce la missione permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite.

 

Kiev: attacco russo su Kryvyi Rih, distrutto l’aeroporto

“Un attacco russo è avvenuto questa sera a Kryvyi Rih (Ucraina meridionale): i russi hanno colpito l’aeroporto con un missile Kh-59. L’infrastruttura è stata distrutta”. È quanto riferisce sui social Valentyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale, aggiungendo che non risultano persone ferite nell’attacco.



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