Sunday, August 21, 2022
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Elezioni politiche 2022, le ultime notizie: Calenda e Renzi verso l’accordo


Show di Terzo Polo: Carlo Calenda conferma che con Matteo Renzi ieri si è sentito. “Ci riparleremo oggi, la quadra si può trovare”, spiega il segretario di Azione. Secondo fonti dei due partiti, si va verso un accordo elettorale tra Italia Viva e Azione. E alla Stampa, frenando sull’incontro odierno, conferma: “Stiamo lavorando a un accordo”. Sullo scoglio della raccolta firme per il suo partito, l’ex ministro assicura: “Ieri il Parlamento europeo, secondo quanto previsto dalla legge italiana, ha mandato al Viminale la certificazione che sono stato eletto con una lista che period Pd-Siamo europei. Azione è la stessa associazione di Siamo europei, l’esenzione dalla raccolta delle firme è piena a norma di legge”. In serata il giurista Sabino Cassese conferma. Calenda, quindi, twitta: “Lasciate in tempo mio nonno”. Allude al grande regista Luigi Comencini, tirato in ballo dal condirettore della Tgr Carlo Fontana. Dal centrodestra, Silvio Berlusconi torna a parlare di flat tax. Ieri Matteo Salvini l’ha promessa, “entro 5 anni”, anche per i lavoratori dipendenti. Per il presidente di Forza Italia, “si farà nei primi 100 giorni di governo”. Sulla sua candidatura in Parlamento, l’ex premier si mostra cauto: “Vedremo”. Intanto Salvini conferma: “Chi prende un voto in più, indicherà il premier. Vale per me o Giorgia Meloni“. Pronto in serata il programma del centrodestra. Nel M5S, Alessandro Di Battista attacca Beppe Grillo: “È un padre padrone, io non ci sto”

 

Verso le elezioni: l’inizio della campagna elettorale in tempo reale

 

Conte a Calenda: “Umorale”. Il chief di Azione: “Hai buttato giù Draghi per invidia”

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha detto al Tg2: “Credo che Enrico Letta abbia commesso un grande errore politico a fidarsi di costruire un rapporto con Carlo Calenda che è una personalità notoriamente umorale, che basa la sua iniziativa politica sull’estro momentaneo. E su Twitter il chief di Azione gli ha risposto: “No, Giuseppe Conte si chiama coerenza. Non faccio alleanze con chi la pensa come te. Non faccio il portaborse di Matteo Salvini e poi mi fingo progressista. Non faccio cadere Draghi per ripicche e invidie personali. Semplice”.

Pd vuole donne e giovani: Elly Schlein, Annamaria Furlan e Silvia Roggiani

Archiviato l’accordo rimangiato con Carlo Calenda, il Pd lavora alle liste per i collegi elettorali. Il segretario Enrico Letta chiede un rinnovamento della classe dirigente che guardi a donne – come la vicepresidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein e l’ex segretaria della Cisl Annamaria Furlan – e ai giovani radicati sul territorio. Si fanno i nomi del segretario provinciale di Napoli Marco Sarracino, della segretaria del Pd di Milano Silvia Roggiani, del segretario regionale in Calabria Nicola Irto. Si guarda al mondo dell’accademia e all’universo femminista. Il programma avrà come temi lavoro, casa, scuola, “questioni vicine ai bisogni delle persone”. Dopo l’addio di Carlo Calenda, ci sono da rimodulare le percentuali dei seggi fra Pd, Si-Verdi, Più Europa e Impegno civico, ma non sono previste particolari difficoltà. L’uscita di Azione ha rimesso in campo la possibilità di candidare negli uninominali i chief delle forze della coalizione. Potrebbe essere così per Luigi Di Maio, magari in un collegio in Campania. E anche per i vertici di Più Europa che, come Impegno civico, rischia di non superare la soglia del 3 per cento. “L’esito del voto non è scontato, i pronostici si possono ribaltare”, è il chorus. E c’è l’impegno a correre per puntare advert essere il primo partito.

Carfagna: “Dialogo tra Iv e Azione molto serrato, accordo non ancora chiuso. Io non sarò la chief”

“E’ in corso” tra Italia Viva e Azione “un confronto serrato e serio. Non è solo una questione di simboli, leadeship o spazi televisivi”. Così Mara Carfagna, esponente di Azione e ministro per il Sud intervistata da In Onda su La7. “I partiti si trovano a percorrere dei passaggi che nella normalità ci avrebbero impiegato settimane o mesi. Tranne per i partiti che questa crisi l’hanno provocata”, la stoccata. E su una management femminile al centro, ha detto: “Non sarò io la chief del Terzo polo”.

Tavolo del centrodestra: “E’ pronto il programma elettorale”

“E’ terminata l’ultima riunione del tavolo sul programma del centrodestra. Non sono previsti altri incontri. Adesso, prima della presentazione ufficiale, la bozza sarà consegnata ai chief dei partiti della coalizione per l’approvazione definitiva”. E’ quanto si legge in una nota diffusa da tutti i componenti del tavolo. Il centrodestra è la prima alleanza a produrre il programma di governo.

Azione: “Il professor Cassese ci ha assicurato che non dobbiamo raccogliere le firme”

Fonti di Azione fanno sapere che nella giornata di oggi il professor Sabino Cassese ha rilasciato un parere nel quale si conferma il diritto del partito guidato da Carlo Calenda a essere esentato dalla raccolta delle firme in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. Calenda aveva spiegato che non riteneva di dover raccogliere 56.250 sottoscrizioni nel giro di due settimane per potersi presentare alle elezioni “perché con la lista Pd-Siamo europei nel 2019 sono stato eletto a Strasburgo”. In verità allora quella firme le raccolse solo il Pd.

Salvini: “Un tetto nazionale sul prezzo del gasoline”

“Siamo in attesa che l’Unione europea metta il value cap, ma mi sembra che se la stiano prendendo comoda. Se l’Ue non si muove, deve essere l’Italia a farlo. E può farlo il governo in carica: un tetto fissato a livello nazionale, intervenendo su tasse e accise. Anche perché qualcuno ci sta extra-guadagnando e faccio un nome e cognome: l’Eni”. Lo cube il chief della Lega Matteo Salvini a Radio Radio. Per Salvini “rimettere in circolazione almeno una parte di questi extra-guadagni non è una cosa sovietica, ma un’operazione di giustizia sociale, e lo dico da liberale”.

Salvini: “Caos immigrati a Ventimiglia, difendiamo i confini”

“Raffica di arrivi a Ventimiglia, dove la presenza di immigrati sta creando caos e problemi anche ai volontari che non riescono a garantire un’assistenza adeguata. È il risultato del disastro di Pd e 5 Stelle che hanno cancellato i Decreti sicurezza. Non vedo l’ora che la Lega torni a occuparsi di sicurezza e immigrazione per garantire regole, difesa dei confini e accoglienza dignitosa per chi scappa veramente dalla guerra”. Così, in una nota, il segretario della Lega, Matteo Salvini. “Presto sarò ancora in Liguria, il 25 settembre gli italiani faranno sentire la propria voce”.

Meloni insiste: “Contro l’immigrazione serve il blocco navale”

“La sinistra è stata complice per decenni dell’emergenza immigrazione, avallando e promuovendo politiche irresponsabili. La stessa gestione da parte del ministro Lamorgese è stata disastrosa. È ora di invertire la rotta e restituire dignità all’Italia difendendone i confini”.
Lo scrive su Twitter la chief di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, allegando una grafica con su scritto grande “Blocco navale”.

Condirettore Tgr twitta contro Calenda: “Pinocchio”. Usigrai: “Restare equidistanti”

Ancora un corto circuito tra il mondo Rai e la campagna elettorale. Questa volta il submit sui social, Twitter, è del condirettore della Tgr. Contro Carlo Calenda. Scrive il sindacato Usigrai: “Non è tollerabile che chi lavora nel servizio pubblico utilizzi social, dibattiti pubblici o qualsiasi altro mezzo per colpire o al contrario spalleggiare questo o quel politico”. Il condirettore della Tgr è Carlo Fontana e su Twitter ha scritto: “Indovinello: come si chiamava il famoso regista nonno di Carlo Calenda? Luigi Comencini. Che sceneggiato diresse per la television? ‘Le avventure di Pinocchio’. Ecco: tutto torna”. I giornalisti Rai, sottolinea Usigrai, “a maggior ragione se dirigenti, devono tenere un comportamento consono, equidistante, rispettoso dei cittadini”.

Berlusconi: “Tirocini per i giovani a 1.000 euro il mese”

“Ai giovani non dobbiamo dare sussidi, ma opportunità serie di formazione e di lavoro. Per questo proponiamo che le aziende siano aiutate a retribuire meglio i contratti di apprendistato e di praticantato, portandoli almeno a 1.000 euro mensili, cifra sotto la quale nessuno può vivere decorosamente. Nello stesso tempo, proponiamo la completa detassazione e decontribuzione per le aziende che assumano a tempo indeterminato una ragazza o un ragazzo al primo impiego”. Lo afferma il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una intervista a Cash.it.

Calenda: “Vincere al proporzionale al Senato e tenere Mario Draghi al governo”

“La sfida è vincere al proporzionale al Senato per tenere Mario Draghi a Palazzo Chigi e sfasciare le destra”. Così Carlo Calenda, chief di Azione, intervistato da Massimo Giannini sul sito della Stampa. Matteo Renzi ieri ha espresso un pensiero simile. E ancira Calenda: “Ho fatto due conti, la destra fa promesse per 200 miliardi di euro. Sarebbe il quinto miracolo italiano, neppure Nostro Signore”.

Centro, Pd, Cinque stelle, Leu: “Flat tax un regalo ai ricchi”

La flat tax, in versione Lega (15 per cento) o in versione Forza Italia (23 per cento), trova un’opposizione forte da Azione ai 5 Stelle (“combatteremo contro”, cube l’ex sindaca Chiara Appendino) a Leu passando per il sindaco Giuseppe Sala e il presidente Stefano Bonaccini (“è una boiata, così si taglierebbero scuola e sanità”). Il capogrupp di Liberi e Uguali alla Digital camera, Federico Fornaro, cube: “La flat tax, la tassa uguale per tutti, sarebbe il più grande  regalo ai ricchi con un costo di 50 miliardi“. Il governatore di centrodestra, Giovanni Toti: “Chi parla di flat tax dovrebbe dire dove sono le coperture”.

Elezioni, Istituto Cattaneo: alla Digital camera 245 seggi al centrodestra, 107 al centrosinistra

L’Istituto Carlo Cattaneo aggiorna le sue stime sulle prossime elezioni: “Ai tre partiti di centrodestra (FdI, Lega, Fi) viene attribuito il 46 per cento delle intenzioni di voto sul piano nazionale, al M5s poco meno del’11 per cento. Il Centrosinistra arriverebbe al 30 per cento, la lista Italia Viva-Azione al 6 per cento”. Il centrodestra farebbe il pieno all’uninominale, sia al Senato che alla Digital camera. La stima dei seggi prevede alla Digital camera 245 seggi al centrodestra, pari al 61 per cento, 107 al centrosinistra, 27 per il M5s, 16 per Azione-Iv, 5 agli altri. Al Senato centrodestra 127 seggi, centrosinistra 51, M5s 12, Azione-Iv 7, altri 3. Nonostante la stima dia il centrodestra vicino al 66 per cento, cioè la maggioranza dei due terzi, sufficiente, eventualmente, a modificare autonomamente la Costituzione, secondo l’Istituto Cattaneo “sulla base dei dati attualmente disponibili questo situation appare molto improbabile”.

Calenda: “Sto lavorando a un accordo con Renzi”

L’accordo con Renzi è in dirittura d’arrivo? “Ci stiamo lavorando, spero che il terzo polo nasca, ci sono tutte le premesse per farlo nascere”. Così Carlo Calenda, chief di Azione, intervistato da Massimo Giannini sul sito della Stampa. “Non ci sarà un incontro oggi con Renzi“, continua, “sui contenuti con Italia viva c’è vicinanza, ora bisogna integrare due corpi che politicamente sono stati distanti negli ultimi tempi”.

Calenda su Twitter: “Lasciate stare mio nonno Luigi Comencini”

Carlo Calenda si arrabbia con Twitter e i suoi utenti e, a sua volta, scrive sul social: “Una cortesia, so che questo posto è diventato un immondezzaio, so che ci sono persone legittimamente arrabbiate per la scelta fatta. Lasciate stare i nonni. Ognuno è responsabile per se stesso. Buon divertimento”. Allude a Luigi Comenicni, il grande regista padre di Cristina e nonno di Calenda. “La scelta fatta” è l’accordo rimangiato con il Pd

Berlusconi: “Il governo di centrodestra sarà atlantista e moderato”

“Noi siamo parte della grande famiglia del Ppe, che ci onoriamo di rappresentare in Italia. Tutti i nostri Governi hanno sempre avuto valori europeisti, atlantisti e moderati e anche il prossimo governo di centrodestra avrà questa linea di pensiero”. Lo scrive su Twitter il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Di Maio candida l’ambientalista Federica Gasbarro, 27 anni

Federica Gasbarro, attivista climatica, sarà candidata alle elezioni nelle liste di Impegno civico. Lo ha annunciato Luigi di Maio nel corso di una diretta Instagram. “L’obiettivo è quello che abbiamo fatto a piccoli passi in questa legislatura: una legge sul clima. Federica sarà l’anima ambientalista di Impegno civico”. Federica Gasbarro, 27 anni, è nei 100 primary di Forbes
Italia, la classifica dei giovani italiani chief del futuro 2021.

Fratoianni: “Solo la destra, e Malan, possono negare il cambiamento climatico”

”La politica italiana e le sue Istituzioni devono, ora o mai più, misurarsi e dare risposte all’enorme questione che abbiamo di fronte: i cambiamenti climatici con le sue drammatiche conseguenze, la transizione ecologica sempre più necessaria ed urgente. Penso che solo la destra italiana possa negare cosa sta succedendo”. Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. ”Ho letto ieri un tweet del senatore di FdI, Lucio Malan, che sostanzialmente postando le previsioni meteo delle sue valli alpine spiegava che siccome piove è chiaro che la siccità non è un indice di cambiamento climatico, ironizzando sui ‘gretini’. ‘Invece io penso che questo sia il problema dei problemi: è evidente che il clima è impazzito, che abbatte l’agricoltura, che produce fenomeni estremi per cui dopo la siccità viene giù di tutto. Determina l’urgenza di scelte radicali rapid da parte della politica e delle istituzioni”.

L’accademico Pasquino: “Legge elettorale pessima, Parlamento pessimo”

“Quello che conta in una democrazia parlamentare è la legge elettorale: se c’è una buona legge elettorale si eleggerà un buon Parlamento, se invece è pessima, come è la legge Rosato, i cittadini italiani eleggeranno un Parlamento pessimo. E’ avvenuto nel 2018 e adesso accadrà nel 2022”. Così l’accademico dei Lincei Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienze politiche all’Università di Bologna. Perché? “Non è chiaro davvero quanto è coesa la maggioranza che vince. Se trionferà il centrodestra, dovrà affrontare che tipo di rapporti avere con Putin, con l’Europa, il tipo di tasse….; ancora peggio se vincerà il centrosinistra, con gli uni contro gli altri armati e la complicazione di dover gestire posizioni del tutto various dal rigassificatore all’Ucraina. Ci sono in Europa due leggi elettorali che funzionano bene, eventualmente adottabili ma così come sono, senza fare pasticci. Quella tedesca che è una legge proporzionale con possibilità di avere una parte dei candidati eletti in turni uninominali; e quella francese con il doppio turno”.

Contatti Calenda-Renzi: verso accordo

Accordo in dirittura di arrivo tra Matteo Renzi e Carlo Calenda in vista delle elezioni del 25 settembre. Secondo quanto apprende LaPresse, sono in corso i contatti tra il chief di Azione e quello di Italia viva che dovrebbero sancire il nuovo patto centrista che li porterebbe a correre insieme alle politiche. Al lavoro gli sherpa dei due partiti che già in serata potrebbero chiudere anche il discorso alle liste e simboli.

(ansa)

Centrodestra: ai centristi 16 seggi e simbolo unico

Secondo fonti del tavolo del centrodestra sui collegi, in corso in questo momento a Montecitorio, l’alleanza avrebbe pattuito un accordo per riservare alle forze centriste (Udc, Coraggio Italia, Noi con l’Italia e Italia al Centro) 16 seggi. L’accordo inoltre prevederebbe un simbolo unitario per le 4 componenti, su cui si sta già lavorando sulla grafica, superando così l’accordo tra Cesa e Brugnaro da una parte, e Lupi e Toti dall’altra, che dovrebbero quindi correre con un simbolo unico a rappresentare le quattro formazioni. Il precedente accordo, relativo ai seggi, ne prevedeva 11 da destinare alla componente centrista, a esclusione dell’Udc e di Toti, che si è aggiunto successivamente all’alleanza. Sui seggi, fonti del tavolo, fanno sapere all’Adnkronos che potrebbero “essere anche qualcuno in più”. Mentre pare definitiva la scelta di correre sotto un simbolo unico per le quattro formazioni centriste.

Lega corre con simbolo 2018: “Salvini premier”

Alle elezioni del 25 settembre la Lega correrà con il simbolo presentato nel 2018. È quanto confermano fonti del partito. Il contrassegno elettorale riporta la scritta “Lega” sopra l’effigie del guerriero Alberto da Giussano e in fondo “Salvini premier”.

Di Battista: Di Maio “ducetto”, mi ha impedito di fare capo M5S

“Io sono stato costretto a lasciare il M5S quando Beppe Grillo ha indirizzato il movimento nel governo dell’assembramento”. Lo cube Alessandro Di Battista postando un video sui social. “Ho avuto momenti difficili – ricorda- anche quando mi hanno impedito di fare il capo politico del M5S, non hanno voluto pubblicare i voti degli stati generali perché io avevo preso il triplo dei voti di Luigi Di Maio quando lui period il capo politico e faceva il ‘ducetto’, e non si doveva sapere che avevo preso il triplo dei voti”.

Pd, slitta la Direzione per le liste

La Direzione del Pd in programma tra domani e giovedì e chiamata a esprimersi sul programma e sulle liste per le elezioni del 25 settembre slitta di qualche giorno e, spiegano fonti dem, si terrà probabilmente nel advantageous settimana, sabato o domenica. La composizione delle liste, dopo lo strappo di Carlo Calenda, sta richiedendo infatti un ‘surplus’ di lavoro da parte di Enrico Letta e del gruppo dirigente dem. Non è escluso che il segretario del Pd, che sta tenendo contatti quotidiani con tutti i chief dell’alleanza, voglia tra le altre cose fare il punto con i ‘fondatori’ della lista Democratici e progressisti (Articolo 1, Demos e Psi) prima della direzione.

Tajani: giusto Berlusconi capolista

“Sarebbe giusto e utile che Silvio Berlusconi guidasse le nostre liste, e sarebbe un giusto risarcimento vederlo tornare in Senato. E’ il nostro chief, un valore aggiunto. Il nostro obiettivo, con Berlusconi in campo, è arrivare al 20%”. Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani,a margine della conferenza stampa organizzata nella sede del partito a Roma per presentare il simbolo di FI per le elezioni politiche del 25 settembre.

M5S, Di Battista: non ci sono condizioni per candidarmi

Alessandro Di Battista, con un submit e un video, interviene sui social sulla sua mancata candidatura nel M5S: “In questi giorni in molti si sono espressi su una mia eventuale candidatura. Ho letto i vostri commenti e vi ringrazio per i suggerimenti e per la vostra stima. In questi giorni ho fatto tutti i passaggi che consideravo necessari per prendere una decisione approfondita. Come potete immaginare non è stato facile. Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche”. “Grazie a Dio non sono come queste persone che sgomitano per un seggio”, cube Di Battista nel video. Riconosce però a Giuseppe Conte che “per me è un galantuomo che ha davvero a cuore l’interesse del Paese” ma allinea “chi non mi vuole. Da Roberto FicoBeppe Grillo, che ha indirizzato M5s verso il governo dell’assembramento”. Il garante, per Di Battista, “fa ancora, in parte, da padre padrone. E io sotto Beppe Grillo non ci sto”.

Sicilia, Tajani: su candidato abbiamo diritto prelazione

“Forza Italia è in grado di presentare candidati di alto livello, a partire da Stefania Prestigiacomo. Siano la forza politica più consistente in Sicilia e riteniamo di avere il diritto di prelazione. Poi si vedrà. Ci siederemo al tavolo. Ci confronteremo con spirito collaborativo. Siamo all’inizio di un confronto”. Così il coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani.

Tajani: nel simbolo di FI riferimento a Ppe

“E’ la nostra scelta europeista, significato importante, siamo legati alla tradizione di De Gasperi, siamo parte della famiglia di maggioranza del parlamento europeo”. Così Antonio Tajani, coordinatore di Fi, presentando il simbolo del partito per il 25 settembre, dove examine il nome del Partito popolare europeo. “Siamo il centro alternativo alla sinistra, il centro della politica”, spiega.

FI presenta il simbolo per le prossime politiche. Tajani: “Noi forza di centro”

Centrodestra: alle 17 il tavolo per chiudere il programma

A quanto si apprende il tavolo del centrodestra sul programma per le elezioni 2022 si terrà oggi alle 17. Dovrebbe essere l’ultimo incontro prima di sottoporre ai vertici dell’alleanza il testo del programma elettorale. Anche oggi al lavoro – per un assembly in presenza e in collegamento – ci saranno per Fdi il senatore Giovanbattista Fazzolari e l’europarlamentare e co-presidente dell’Ecr Raffaele Fitto; per la Lega il responsabile dei Dipartimenti Armando Siri e il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo e per Forza Italia il responsabile dei Dipartimenti Alessandro Cattaneo e il vicepresidente della Digital camera Andrea Mandelli. Al tavolo previsti anche i rappresentanti di Coraggio Italia, Udc, Noi per l’Italia e Italia al centro.

Sala: flat tax errore clamoroso

“La Flat Tax sarebbe un errore clamoroso. 1 – E’ economicamente insostenibile per un paese gia’ enormemente indebitato. 2- La progressivita’ delle tasse e’ stata una conquista politica e sociale per una maggiore equita’, che va difesa. Non credete a queste “balle” portate avanti da politici superficiali”. A scriverlo su Fb e’ il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “In questa triste campagna elettorale – aggiunge – c’e’ una vittima sacrificale: la verita’. Chi non ha il coraggio di dire la verita’ alle italiane e agli italiani non puo’ nemmeno avere un’thought di futuro. E figuriamoci se puo’ avere credibilita’ e concretezza”.

Salvini: “Premier? Meloni, io… Chi prende un voto in piu”

“Questa è la democrazia. Se prende un voto in più Giorgia Meloni, il premier lo fa Giorgia Meloni. Se prende un voto in più Matteo Salvini, lo fa Matteo Salvini. Più chiaro, bello e lineare di così non si può”. Lo ha detto Matteo Salvini, a margine di una visita alla sede dell’associazione Telefono Donna, a proposito della premiership nel centrodestra. “Dall’altra parte invece – ha aggiunto il chief della Lega – c’è il gratta e vinci tra Letta, Renzi, Calenda, Di Maio, Bonino, Speranza, Conte, Fratoianni e chi più ne ha più ne metta”.

Fratoianni: porte aperte a 5s su obiettivi condivisi

“Questa campagna elettorale ha due poste in gioco: la tutela dell’aspetto democratico di questo Paese e la costruzione di un Paese più giusto, più verde, più eguale”. Su quest’ultimo tema “ci sono convergenze anche con il M5S. Io ho detto che sarebbe stato utile allargare ancor di più, al massimo, questa coalizione. L’ho detto a perdifiato, adesso non posso essere più l’unico che pone questa questione di fronte alle ultime novità e alle scelte di Calenda. Le convergenze di merito c’erano, ci sono e ci saranno. Lo ricordo a tutti: dopo il 25 settembre c’è il 26”. Lo ha detto il segretario di Si, Nicola Fratoianni, ospite di Non cease information su Rtl, sottolineando che le porte al M5S, se si condividono questi obiettivi, restano aperte.

Franceschini: Calenda cerca di seminare zizzania

“Una delle regole più scontate, soprattutto quando si rompe di colpo un’alleanza, è cercare di seminare zizzania nel campo avverso. Ho il timore che a questo sia dedito Carlo Calenda che prima ha più volte sottolineato di avere telefonato a me e non advert Enrico Letta e ora ammicca addirittura al fatto che io avrei ‘capito perfettamente’ le sue  ragioni”. Lo cube all’Ansa il ministro della Cultura, Dario Franceschini (Pd). “In effetti ho capito le sue motivazioni, totalmente sbagliate, e quando, nel corso di quella telefonata, ho cercato di parlarne, mi ha bloccato dicendo: non ho chiamato per discutere ma per comunicare una decisione già presa”.  “Alla mia osservazione che doveva chiamare il segretario del partito e non me – aggiunge Franceschini – mi ha detto che mi pregava di comunicargli la decisione (cosa che ovviamente ho fatto nei secondi immediatamente successivi) e che non lo aveva chiamato direttamente perché ‘non aveva voglia di litigare con Enrico’. Tutto qui. Ora occupiamoci di cose più serie”.

Fratoianni: sì a imposta sull’eredità

 “Enrico Letta ha proposto la tassa successione sui grandi patrimoni. Io condivido che sull’eredità, che non è prodotto del mio guadagno ma una mia fortuna, su quello si può applicare una ragionevole imposta”. Lo cube ai microfoni di Rtl, Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana.

Renzi: Calenda decida su Terzo polo

Carlo Calenda e i suoi devono decidere se fare o no l’accordo con noi, se fare una lista unica. Il tempo stringe. Noi siamo disponibili a stare in squadra perchè il Terzo polo sarebbe la grande sorpresa delle elezioni e solo con un terzo Polo forte si potrà chiedere a Draghi di rimanere a Palazzo Chigi”. Lo afferma Matteo Renzi parlando a Omnibus. Per il chief di Italia Viva, “il terzo polo è una grande opportunità, che può riportare Draghi a Palazzo Chigi”.

Berlusconi: Flat tax? La faremo nei primi 100 giorni

“La Flat tax ha fatto aumentare anche del 30% le entrate per lo Stato: non vogliamo creare ulteriore deficit. Con la crescita che produrremo avremo l’abbassamento delle tasse anche sotto il 20%. La flat tax sarà nel programma dei cento giorni, è il punto più importante del programma”. Lo cube il chief di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Radio 24. Si candiderà al Senato? “Sul mio futuro vedremo, oggi parliamo del futuro dell’Italia. Mi hanno assalito dicendo che period importante che mi candidassi, ora vediamo”. 

Berlusconi: noi garanti politica estera prossimo governo

“Noi sempre dalla parte dell’Occidente e del mondo libero: il prossimo governo avrà una politica atlantista, di questo noi saremo garanti”. Lo cube il chief di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Radio 24. “Forza Italia – ha aggiunto – non ha un nuovo simbolo: abbiamo solo aggiunto un elemento del Ppe che in tutta Europa rappresenta il centro vero, alternativo alla sinistra, non cartello elettorale nato dal nulla ma il continuatore della tradizione liberale cristiana e atlantista”.

Calenda: con Renzi ci riparleremo oggi

Con Matteo Renzi o da solo? “Ci stiamo parlando da ieri e ci riparleremo oggi – cube Carlo Calenda in television, su Canale 5 – L’unica cosa importante è che ci sia chiarezza sui comportamenti. I rapporti con Renzi sono stati conflittuali da quando io facevo il ministro, dopo di che non è quello il problema. Il problema è se si trova una quadra sui temi, io penso che si possa fare e sulla modalità di condotta della campagna elettorale. Non voglio una campagna elettorale che parla male del Pd e chiama la destra fascista, perchè non lo è”. Con il chief di Italia Viva, spiega il segretario di Azione “Ci parleremo in questi giorni e cercheremo di offrire all’Italia qualcosa che sia serio e netto con l’impegno di non candidare persone che non hanno competenze nel pubblico o nel privato, dobbiamo chiudere la stagione di Di Maio e Toninelli”. 

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