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L’impatto economico interno alla Russia in conseguenza della fuga di decine di migliaia di uomini dopo l’annuncio della mobilitazione parziale per la guerra in Ucraina è «probabile che diventi sempre più significativo». È quanto riferito dagli 007 del Regno Unito nel quotidiano aggiornamento sulla situazione sul campo nella guerra in Ucraina. «Nei sette giorni trascorsi da quando il presidente Putin ha annunciato la ‘mobilitazione parziale’, c’è stato un considerevole esodo di russi che cercano di eludere la convocazione. Sebbene i numeri esatti non siano chiari, probabilmente questo supera la dimensione della forza di invasione totale che la Russia ha messo in campo nel febbraio 2022», si legge nel put up, in cui si sottolinea come tra coloro che lasciano la Federazione, sono in maggioranza «i più ricchi e istruiti».
«Se combinato con quei riservisti che vengono mobilitati, è probabile che l’impatto economico interno dovuto alla ridotta disponibilità di manodopera e all’accelerazione della ’fuga di cervelli’ diventi sempre più significativo», conclude il ministero della Difesa britannico.
Una situazione che sta infatti scatenando reazioni all’interno delle alte sfere della Russia. Il presidente della Duma (il Parlamento di Mosca) Vyacheslav Volodin ha attaccato i cittadini che fuggono dopo l’annuncio: «Ai russi che sono registrati nelle forze armate, dal momento in cui la mobilitazione viene annunciata, non è permesso di lasciare il loro luogo di residenza senza l’autorizzazione dei commissariati militar. Esiste una legge e tutti coloro che sono tenuti al servizio militare dovrebbero seguirla». Volodin è il più alto esponente russo che abbia chiesto finora il divieto di espatrio per i russi che possono essere richiamati per la mobilitazione.
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