Alla Mostra di Venezia è il giorno dei cannibali innamorati di Luca Guadagnino. ‘Bones and all’, in concorso, porta al Lido con le giovani star Timothée Chalamet e Taylor Russel la storia del primo amore tra una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società e un giovane solitario, smagrito e combattivo. Un viaggio sulle strade di un’America marginale, alla ricerca di un posto sicuro in una società che non tollera la loro vera natura. Guadagnino racconta il legame forte e personale con il movie “è stato per me un modo per processare una serie di perdite che mi sono accadute nella mia vita. Ho perso mio papà pochi mesi prima di leggere questa sceneggiatura. Diciamo che condivido con il mondo intero un sentimento di solitudine, di isolamento adottato dal Covid. Abbiamo vissuto tutti dei grandi tempi estremi. Ho scelto di girare questa storia estrema non tanto perché sensazionalistica, ma piuttosto perché profonda nel guardare al desiderio di ritrovarsi nello sguardo dell’altro e di combattere la propria solitudine”. Delle scene piuttosto crude e forti del movie, Guadagnino spiega: “Ci siamo posti delle domande pratiche come si mangia la persona? In che posizione ti metti per farlo? Come prepari il banchetto? Come masticare un pezzo di carne umana? Contemporaneamente abbiamo capito che il punto non period quello, ma siamo stati abbastanza discreti”. Il movie esce il 23 novembre con Imaginative and prescient Distribution.
Intervista di Arianna Finos
Video di di Rocco Giurato